ROMA – Basterà una condanna in primo grado e la carriera nella pubblica amministrazione sarà sospesa. Più clementi coi politici: per essere interdetti dal Parlamento servirà il terzo grado di giudizio. Queste le novità contenute nel ddl anticorruzione in attesa di approvazione al Senato e annunciate in anteprima dal Ministro per la Funzione Pubblica, Filippo Patroni Griffi.
Il numero uno della pubblica amministrazione, intervenuto ad un convegno organizzato a Roma da VeDrò, ha spiegato: “Questa decisione è stata presa considerando che non si incide sui diritti costituzionali, a differenza dell’altra norma, quella sull’incandidabilità in Parlamento per i condannati e per i quali è infatti prevista la condanna in terzo grado“. Il ministro ha poi precisato che grazie a questa regola la condanna in primo grado potrebbe essere considerata anche come clausola di risoluzione per la nomina di chi nella pubblica amministrazione è già dirigente.
A margine del convegno il ministro ha assicurato che il ddl anticorruzione verrà approvato entro la settimana in Senato. “Per la prima volta sono ottimista” ha detto.