FISCIANO (SALERNO) – ”Non sono in polemica con il presidente del Consiglio, anche perché, se si vuole fare polemica, la si fa chiaramente”. Lo ha detto il presidente della Corte Costituzionale, Ugo De Siervo, parlando all’ Università di Salerno, riferendosi al suo intervento di ieri a Cosenza. ”I giornalisti non hanno riportato bene le mie parole”, ha aggiunto De Siervo.
”E’ naturale che possano esservi incomprensioni in qualche misura ‘fisiologiche’ fra i responsabili politici e gli organi di giustizia costituzionali, tanto più in fase di particolari tensioni culturali e politiche. Ovviamente non è ammissibile che, invece, si giunga a campagne di disinformazione sull’attività svolta dall’organo di giustizia costituzionale, o addirittura a denigrazioni dei singoli giudici o dell’intero organo”.
Il presidente della Consulta ha aggiunto che ”sarebbe bene evitare di attribuire all’organo di giustizia costituzionale un’azione di sistematica censura di alcune linee legislative, poiché ciò non trova riscontro nei dati obiettivi, che sono a disposizione di tutti, sull’attività giurisdizionale effettivamente svolta”.
De Siervo ha definito ”paradossali” le affermazioni secondo le quali ”il governo non disporrebbe di adeguati strumenti legislativi”. ”Nel 2010 – ha ricordato – il governo ha adottato in un anno 73 decreti legislativi e 22 decreti legge, mentre il Parlamento ha approvato in complesso solo 72 leggi, delle quali 26 di ratifica di trattati internazionali e 19 di conversione dei decreti legge. Ciò – ha concluso il presidente della Consulta – in presenza di una Costituzione che all’articolo 70 attribuisce il potere legislativo alle Camere”.
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