ROMA – “Pezzo di merda. Quelli di sabato non sono barbari, hai capito?”. A margine della manifestazione Fiom di piazza del Popolo a Roma, isolato manifestante affronta a muso duro il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e leader di Sinistra e Libertà . Accade davanti al bar Canova, mentre Vendola sta lasciando la piazza affollata da migliaia di lavoratori.
Un uomo si fa incontro a Vendola e gli rinfaccia le parole con cui il leader di Sel ha condannato gli incidenti provocati dai black bloc nella manifestazione di sabato scorso. Il cronista della Dire assiste alla scena. “Non ti devi permettere di dire che quelli di sabato erano barbari, hai capito?”, intima lo sconosciuto a Vendola che rimane spiazzato. Il leader di Sel vorrebbe replicare ma quello non gli dà spazio. “Perchè quello che ci fanno a noi è giusto? Pezzo di merda, quei ragazzi non sono barbari”, urla il manifestante mentre si scaglia contro il presidente della Puglia. Riesce a spingerlo e vorrebbe andare oltre se non intervenisse prontamente il servizio di scorta di Vendola.
Il leader di Sel, visibilmente scosso, si allontana di pochi passi, non vuole segnalare l’accaduto alle forze dell’ordine. Si ferma pochi passi più in là a prendere fiato. Vicino a lui ci sono il portavoce Paolo Fedeli, il fidato Ciccio Ferrara. All’agenzia Dire, il leader di Sel commenta: “Come hai visto quello non è un manifestante. Sta fuori, si tiene ai margini della piazza, loro sono così, sono degli speculatori, dei parassiti, degli sciacalli. Oggi i lavoratori chiedono risposte e lo fanno in modo pacifico – dice Vendola – e noi siamo con loro. Questi invece vogliono la guerra, hanno in testa la guerra e noi non dobbiamo rispondergli con leggi eccezionali, la risposta migliore è la democrazia, dare la possibilità ai lavoratori, ai giovani, ai disoccupati di esprimersi, come sta accadendo oggi. Gli altri, i violenti, non sono eroi, sono barbari”, dice Vendola.
