Intercettazioni Cosentino, Camera vota no alla costituzione in giudizio

ROMA – La Camera non si costituira’ in giudizio nel conflitto di attribuzione sollevato davanti alla Corte costituzionale dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere dopo che l’Aula negò l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni di Nicola Cosentino (Pdl). Lo ha deciso l’Assemblea di Montecitorio con venti voti di scarto. Per la costituzione hanno votato Pdl, Radicali e Udc; contro Fli, Pd e Idv. Il giudizio innanzi alla Consulta non e’ comunque pregiudicato dalla non costituzione della Camera.

Sul voto, su cui e’ stata decisiva la Lega e che ha sovvertito il parere della Giunta per le Autorizzazioni (si era espressa in senso positivo col si’ di Pdl, Lega, Udc e Radicali) si e’ spaccato il Terzo polo. In un appassionato intervento, Pier Ferdinando Casini aveva detto che la Camera aveva il ”dovere costituzionale” di costituirsi in giudizio, lasciando liberta’ di voto all’Udc. ”Da ex presidente della Camera – ha osservato Casini – dico le persone passano, i principi rimangono e qui non stiamo valutando il caso di Cosentino ma siamo davanti a una questione totalmente diversa che prescinde totalmente dal merito processuale della vicenda del deputato Pdl. E’ una decisione di natura prettamente istituzionale che riguarda il reciproco rispetto delle sfere di competenza tra Parlamento e autorita’ giudiziaria. Si tratta di stabilire un equilibrio tra i poteri diversi dello Stato”.

E ricordando il caso della ”costituzione in giudizio della Camera sulla vicenda inerente Previti”, ha detto: ”certamente fu un elemento divisivo in quest’aula ma Violante, allora presidente della Camera, difese il diritto del Parlamento e del parlamentare, non il diritto soggettivo di Previti. Una volta assunta la decisione di negare l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni, il Parlamento ha il dovere costituzionale di difenderla. E’ una questione essenziale di democrazia. Io votero’ con convinzione per la difesa di un diritto costituzionale”, aveva concluso. Contro la costituzione in giudizio si era pero’ espresso, poco dopo, Nino Lo Presti di Fli. Alla votazione ha partecipato il leader del Pdl Silvio Berlusconi.

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Elisa D'Alto