Nel giorno in cui anche l’ultima lettera di Cossiga, quella inviata al presidente del Consiglio, viene resa nota, si è registrato un ‘mini-vertice’ tra il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il presidente del Senato, Renato Schifani, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il sottosegretario alla Presidenza, Gianni Letta. Una riunione, avvenuta in una sala privata vicina alla chiesa maggiore del Policlinico Gemelli dove è allestita la camera ardente del presidente emerito scomparso ieri, e che ha dato adito a una ridda di voci e illazioni. Tutte in chiave politica.
Secondo quanto si è appreso i colloqui hanno invece riguardato unicamente la figura del senatore a vita e, in particolare, proprio il contenuto di quelle lettere che i quattro presenti avevano avuto modo di leggere. Napolitano, Schifani, Fini e Letta hanno quindi cercato di valutare come potessero ricordare la figura di Cossiga rispettando, al contempo, le sue volontà espresse chiaramente nelle lettere. Tra le ipotesi esaminate quella di una commemorazione in Parlamento su cui comunque si sarebbe aperta una discussione. Se questa, cioè, non potesse essere considerata commemorazione di Stato (non voluta da Cossiga) o meno.