MILANO – Ha respinto ogni addebito e si e' difeso dicendo di non aver mai dato o preso mazzette, l'ex assessore regionale del Pdl Massimo Ponzoni arrestato nell'ambito dell'inchiesta nata sul crac Pellicano e interrogato oggi dal gip di Monza Maria Rosaria Correra.
Come hanno riferito i suoi legali, gli avvocati Luca Ricci e Sergio Spagnolo, Ponzoni ha risposto alle domande ''con serenita''' e si e' difeso entrando anche nel merito di alcuni aspetti. Ad esempio sulla vicenda relativa al piano di gestione del territorio di Desio sul quale ha dichiarato ''non ho avuto alcuna ingerenza''. E per dimostrare cio', assieme ai suoi legali, ha ricordato il contenuto di una consulenza disposta dai pm dalla quale il piano ''risulta esente da vizi''.
Inoltre la difesa ha sottolineato come la professoressa Maria Cristina Treu, dello studio esperto di urbanistica e che ai tempi aveva redatto il Pgt, uno di quelli al centro delle accuse, sentita dalla procura aveva affermato che a suo parere non ci sarebbero state pressioni da parte degli amministratori locali per dare il via libera al piano di governo del territorio di Desio, definito dall'esperta un buon lavoro.
Ponzoni oggi, oltre ad aver escluso ogni rapporto con l'ndrangheta, ha anche affermato davanti al giudice, come e' stato riferito, di non essere mai stato ''remunerato'' per la sua attivita' pubblica e di non aver mai ''remunerato'' pubblici ufficiali. In sostanza si e' dichiarato estraneo ai reati di corruzione e concussione che gli sono stati contestati accanto alla bancarotta e ad altri reati.
Da quanto si e' saputo l'ex assessore regionale Ponzoni, in carcere a Monza, ha espresso preoccupazione per suo figlio che ha appena 13 anni.
