ROMA – L’ex Pd Filippo Penati, sotto accusa per il “sistema Sesto San Giovanni”, fa parte della squadra di undici consiglieri lombardi della Commissione d’inchiesta che indaga sul crac dell’ospedale San Raffaele. Non lo ha chiesto lui, attualmente nel gruppo misto, né è stato nominato da qualcuno: il “moloch burocratico” della Regione Lombardia si è incaricato da solo di realizzare il paradosso di inserire un plurindagato per investigare le ragioni della bancarotta miliardaria della creatura dell’appena scomparso Don Verzè.
Dimessosi dal gruppo del Pd al Pirellone (la sede della Regione) Penati, in qualità di unico rappresentante del gruppo misto, per regolamento è stato cooptato nella Commissione. L’assurdità di una scelta così poco opportuna mette in imbarazzo il ceto politico. Il Partito Democratico rintuzza le inevitabili critiche giustificandosi dietro il paravento regolamentare e stigmatizzando la strumentalità delle polemiche. Il capogruppo Pdl Paolo Valentini chiedeva infatti all’opposizione del Pd se “non provasse almeno un po’ di vergogna” per il coinvolgimento di Penati.
Il Pdl è al momento sotto tiro, per la vicenda Ponzoni e i suoi presunti favori al governatore Formigoni. Che, tuttavia, non ha tutti i torti quando spiega il vizio d’origine dell’affaire Penati con le sue (di Penati) mancate dimissioni dal Consiglio Regionale. Penati, infatti, a causa del terremoto giudiziario su Sesto e sul sistema delle tangenti, lasciò unicamente il Partito Democratico. Ora si troverà faccia a faccia con quel Raffaele Sarno, archistar e generoso elargitore di contributi elettorali (50 mila euro a Penati secondo i pm) indagato a Monza dal pm Mapelli e che aveva progettato per Don Verzè il San Raffaele Quo Vadis, l’ospedale del benessere in provincia di Verona. Il nome del “collettore delle tangenti di Filippo Penati”, sempre come lo definisce la Procura di Monza, è spuntato anche in relazione alla costosissima convenzione, di dubbia utilità secondo i pm, tra l’ospedale San Raffaele e la società Serravalle (partecipata della provincia a guida Penati) per un elisoccorso in caso di incidenti in autostrada: un milione e 440 mila euro finiti al San Raffaele senza gara.