Grandi Eventi, per comprare la casa a Scajola la “cricca” fece lievitare il prezzo di un appalto del Sisde

Diego Anemone

Secondo un articolo scritto da Carlo Bonini e pubblicato da Repubblica, il Sisde (che ora si chiama Aisi) avrebbe fatto lievitare il prezzo di alcuni appalti vinti da Diego Anemone: in questo modo l’imprenditore della “cricca” avrebbe utilizzato la “plusvalenza” per acquistare la casa vicino al Colosseo che è stata poi destinata all’ex ministro Claudio Scajola.

Nell’articolo si parla dei lavori nella caserma Zignani di piazza Zama, di proprietà del Sisde: l’appalto, assegnato alla ditta di Anemone, era originariamente di 3 milioni di euro e in breve tempo fu “gonfiato” del 400% fino a raggiungere quota 12 milioni.

La storia, come scrive Bonini, è cominciata nell’agosto del 2002 quando il Sisde cominciò a interessarsi alla vicenda della caserma. Mario Mori, che quell’anno era direttore di questa branca dei Servizi, avrebbe chiesto al generale Giampaolo Sechi, allora capo del Dipartimento tecnico-logistico, di far predisporre dai suoi tecnici un progetto preliminare: i lavori previsti erano la ristrutturazione di un intero fabbricato della caserma, la realizzazione di opere di sicurezza, la costruzione di un muro divisorio, la realizzazione di un ingresso carraio, il rifacimento degli impianti e dell’illuminazione perimetrale.

Secondo i tecnici del Sisde, la spesa totale non avrebbe dovuto superare i 2 milioni di euro e Mori decise di dare inizio ai lavori. Il 23 luglio del 2003, il Demanio comprò la Zignani. L’8 novembre Mori, chiedendo che gli edifici da ristrutturare fossero non uno ma due, comunicò che la scelta della ditta cui affidare l’appalto sarebbe spettata al Provveditore alle Opere Pubbliche del Lazio, Angelo Balducci.

I lavori, spiega l’articolo, furono poi affidati proprio all’impresa Anemone al prezzo di 3 milioni di euro. A quel punto Anemone si rivolse a Balducci, che fissò un appuntamento con Mori, il suo vicedirettore vicario Nicola Di Giannantonio, De Santis, Della Giovampaola, Diego Anemone, i tecnici del Sisde. Durante quella riunione i costruttori Anemone e Della Giovampaola avrebbero motivato la necessità di nuovi lavori, che avrebbero comportato appunto il sovrapprezzo del 400%.

Dopo qualche tempo, conclude Bonini, Anemone avrebbe comprato una casa in via Angelo Poliziano, destinata all’ex generale della Guardia di Finanza Francesco Pittorru. Passarono pochi giorni e l’imprenditore acquistò anche la casa di via del Fagutale, che passò poi nelle mani di Scajola.

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Alberto Francavilla