ROMA, 11 AGO – Dopo l’informativa di Tremonti alle Camere ”siamo ancora una volta sconcertati”. Lo dice il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, in una conferenza stampa a Montecitorio.
”Noi diciamo che al governo non deve tremare il polso – sottolinea Bersani – ma abbiamo impressione che ci sia qualcosa di peggio di un tremore di polso: c’e’ assenza di idee e di compattezza del governo e della maggioranza e l’incapacita’ di usare i toni giusti verso il Paese e anche verso le opposizioni, che stamattina hanno detto le uniche cose concrete e propositive”.
La lettera della Bce? ”Bossi dice che e’ partita da qui. Si’, ma perche’ quella lettera l’hanno scritta loro, il PdL e la Lega per come hanno governato. Il senso di quella lettera se lo sono cercato loro, e’ inutile che adesso cerchino il complotto”.
Lo ha detto il segretario del Pd Pierluigi Bersani in una conferenza stampa a Montecitorio, replicando al leader della Lega Umberto Bossi. La lettera, secondo Bersani, ”dovrebbe essere resa pubblica, come abbiamo detto fin dall’inizio. Non ho idea del perche’ non lo facciano. Tremonti telefoni a Francoforte e chieda per cortesia l’autorizzazione a chi l’ha spedita per renderla pubblica”.
”Che bisogno c’e’ di dire: non chiediamo aiuto? Faro’ finta di non aver sentito”, dice Pier Luigi Bersani in replica alle parole pronunciate dal ministro Tremonti in commissione. Il segretario Pd sottolinea che da Tremonti stamattina non ha sentito una spiegazione su ”dove trovera’ i 20 miliardi di euro necessari: ho fatto un conto a spanne in commissione, con le cose che ha detto il ministro non arriviamo a tre miliardi”.
”Se chiediamo di cambiare il governo non e’ per i nostri interessi (anche perche’ stiamo alludendo a un coinvolgimento del Pd che non e’ cosa da rosa e fiori), ma e’ perche’ siamo convinti che questo governo non abbia il polso della situazione”, aggiunge Bersani. Che incalza sui tempi: ”Abbiamo ore davanti, non mesi”.
”La nostra e’ un’opposizione responsabile e alternativa”, aggiunge il leader del Pd. ”Si e’ sentita oggi una parola concreta del governo? No, ancora non si e’ pronunciata una sola parola concreta. Dice Tremonti: non voglio dire le misure a mercati aperti. Ma i mercati si aspettano proprio che il governo dica qualcosa… Io spero ancora in un soprassalto da parte loro, ma temo che ci sia poco da sperare”. ”Il messaggio che vorremmo dare ai cittadini e’ che giustamente devono essere preoccupati, ma non allarmati, perche’ con un pacchetto incisivo di misure eque, il Paese puo’ affrontare la situazione”, conclude il segretario democrat.