ROMA – Le missioni militari italiane all’estero da oggi, 1° ottobre, sono illegali. La proroga scadeva il 30 settembre. Con la crisi di governo il Parlamento è bloccato. Così i nostri soldati in Afghanistan non hanno più una protezione giuridica, come spiega Enrico Piovesana sul Fatto Quotidiano.
La partecipazione delle forze armate italiane alla missione Isaf (International Security Assistance Force) dell’Onu è infatti legittimata solo dai decreti che ogni 3, 6, 9 o 12 mesi rinnovano le autorizzazioni, dando la copertura finanziaria necessaria.
Ma dopo lo strappo di Silvio Berlusconi che ha costretto i ministri del Pdl a dimettersi, innescando la crisi del governo Letta, il Parlamento non ha potuto prorogare la partecipazione italiana alle operazioni militari internazionali, e di fatto oggi i nostri soldati non hanno una tutela giuridica.
Nonostante non sia stata rinnovata né la copertura legale né quella finanziaria, nota Piovesana, l’Italia continua a spendere 1,6 milioni di euro al giorno per la missione in Afghanistan, dove i cacciabombardieri e gli elicotteri italiani devono sempre più spesso coprire i combattimenti a terra delle truppe afghane. Tutte operazioni che da oggi sono illegali.