Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto legge per la “salvaguardia della stabilità finanziaria dell’area euro” con gli aiuti italiani da destinare alla Grecia. L’operazione riguarderà 14,8 miliardi di euro in 3 anni, con una prima tranche da 5,6 miliardi. I soldi verranno reperiti dal governo dai titoli di Stato a medio e lungo termine.
Per onorare nei tempi previsti il programma di sostegno finanziario alla Grecia il Governo ricorrerà ad anticipazioni di Tesoreria. Gli importi delle emissioni non saranno calcolati nel limite massimo stabilito dalla legge finanziaria; tale limite verrà ridefinito dal Ministero dell’economia con le occorrenti variazioni al bilancio. I rimborsi del prestito confluiranno nel Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato e gli interessi destinati al pagamento degli interessi passivi sui titoli di Stato. Secondo il ministro degli Esteri Franco Frattini ” l’operazione non ricadrà sulle tasche degli italiani. Si tratta di un prestito non di un dono”.
La seduta del Cdm è stata anticipata da un lungo faccia a faccia fra Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti. Il presidente del Consiglio e il ministro dell’Economia, secondo quanto riferito da fonti governative, si sono intrattenuti nello studio del premier. Al centro dell’incontro la situazione economica, la crisi greca e il decreto sul tavolo del Cdm. Il tutto, anche in vista del vertice straordinario dei capi di Stato e di governo dell’Eurozona previsto stasera a Bruxelles. Il faccia a faccia ha fatto slittare l’inizio del Consiglio dei ministri previsto alle 9.
“L’obiettivo del governo italiano è quello di raggiungere una soluzione comune e condivisa, in grado di mettere l’Europa nelle condizioni migliori per fronteggiare la crisi”. E’ quanto si legge in una nota diffusa da palazzo Chigi, in cui si sottolinea come il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, abbia avuto stamane “una serie di contatti in vista dell’Eurogruppo di questa sera a Bruxelles incentrato sulla crisi della Grecia”.
In particolare, Berlusconi “ha avuto uno scambio di idee con il presidente francese, Nicolas Sarkozy, con il Primo ministro spagnolo, José Luis Zapatero, con il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso e con il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. Il presidente Berlusconi – si legge ancora – proseguirà l’azione di coordinamento e contatti a livello europeo anche con successive telefonate e con incontri bilaterali che precederanno il Vertice di questa sera”.