Sulla vicenda è tornato il ministro per la semplificazione legislativa Roberto Calderoli il quale ha affermato che «nessuno potrà mai privarci dei nostri simboli, della nostra storia, della nostra identità. Rimuovere i crocifissi significherebbe rinunciare ad una parte della nostra cultura, della nostra tradizione, di quello che oggi siamo».
«Una rinuncia – ha proseguito Calderoli – che nessuno di noi intende accettare. Per questo – anche se il Governo ha già presentato un ricorso contro questa pronuncia della Corte Europea per i diritti dell’uomo – la Lega Nord non starà a guardare e si attiverà, fin da subito, per dare al popolo la possibilità di pronunciarsi e dire l’ultima parola sull’opportunità o meno di privarci di un simbolo importante quale il crocifisso».
«Pertanto – ha concluso Calderoli – ci mobiliteremo immediatamente per dare il via ad una maxi raccolta firme per chiedere, attraverso una petizione popolare, di lasciare i crocifissi sui muri delle nostre scuole, dei nostri ospedali, dei nostri luoghi pubblici, dove sono sempre stati».