ROMA – Luca Molinari, segretario della Lega a Cuveglio, Varese, si è dimesso. Ha affittato dei locali di sua proprietà a un signore turco che lì intende aprire un kebab. La cosa non è affatto piaciuta ai leghisti del luogo. Avranno pensato che il loro segretario parlasse bene e razzolasse male. Senza contare che il sacrilego kebab nascerà proprio sotto la sede del Carroccio. Quasi una provocazione. Cuveglio, Cüvéj, in dialetto varesino, è la sezione di uno dei figli di Umberto Bossi. Non il più noto di tutti, il Trota. Ma Roberto Libertà, molto vicino al segretario costretto a lasciare.
La chiusura dei negozi etnici è una battaglia che la Lega conduce da tempo nei territori del nord. A Bergamo, per limitarne il numero, il comune ha sfruttato una delibera regionale per la tutela dei negozi storici. Uno stop al proliferare di kebab, phone centre e centri massaggi cinesi. Non vogliono, i leghisti, incoraggiare il sorgere di zone ad alta densità straniera, altri ghetti. Un progetto organico si chiama “Harlem”, dal celebre ex ghetto nero di New York, dove è stato messo a punto un piano di razionalizzazione degli esercizi commerciali. Che New York sia cresciuta intorno a insediamenti risultato di continue migrazioni fino a dargli l’attuale volto multietnico deve essere sfuggito a qualcuno. Comunque l’ormai ex segretario della Lega di Cuveglio ora è libero di snaturare il tradizionale tessuto commerciale del paese. Ha addotto motivi di lavoro. Un pezzo di montone gli è andato di traverso.