MILANO, 16 DIC – Lui era solo uno dei tanti fornitori del San Raffaele che ‘retrocedevano’ contanti agli ex vertici, attraverso le sovraffatturazioni dei costi, e non era il ‘collettore’ dei fondi neri. E’ la versione, da quanto si e’ saputo, che l’uomo d’affari Pierangelo Daccò ha fornito nell’interrogatorio davanti al gip di Milano Tutinelli. Daccò, da quanto si è appreso, ha confermato che venivano si’ creati fondi neri ma che lui non sa dove siano finiti, perche’ era solo un fornitore come gli altri ”che pagava somme in nero”.
”Io non ho mai dato soldi a partiti, uomini politici o pubblici ufficiali”. Lo ha affermato, da quanto si e’ saputo, Pierangelo Dacco’, l’uomo d’affari finito in carcere nell’inchiesta sul ‘sistema San Raffaele’, rispondendo alle domande del gip di Milano Vincenzo Tutinelli, che gli avrebbe chiesto dove finivano i presunti fondi neri. Dacco’ avrebbe escluso ”tassativamente” di essere stato il collettore dei fondi verso la politica, spiegando di essere solo un fornitore come gli altri che ”pagava”.