MILANO – Non c'e' che dire, in fatto di gadget la Lega Nord e' stata veramente innovativa. I vecchi partiti popolari, dal Pci alla Dc e al Psi, non si sarebbero mai sognati di mettere sui banchetti delle loro feste cio' che il partito di Bossi espone a Pontida e nelle mille altre manifestazioni organizzate durante l'anno in tutto il nord.
Il Pci poteva sbizzarrirsi tra un distintivo di Lenin e un portachiavi di Gramsci, la Dc tra una spilla con lo scudo crociato e una penna con il nome del candidato mentre nel Psi imperversavano gadget con il garofano.
La Lega, partito post-ideologico, ha sdoganato tutto, dall'intimo per donna, all'abbigliamento sportivo per passare ai distintivi ma anche a soprammobili e oggettistica varia, ovviamente marchiata con il Sole delle Alpi, Alberto da Giussano e il Carroccio.
I gadget sono serviti per finanziare l'attivita' del partito ma nel corso degli anni sono diventati un vero business e oggi la Procura di Milano che indaga sull'attivita' dell'ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito, ha sentito anche Nadia Dagrada, dirigente amministrativo e responsabile del settore. Alle feste leghiste gli appassionati del genere possono veramente sbizzarrirsi. A nessuna manifestazione di nessun altro partito sarebbe infatti possibile acquistare il tanga verde o bianco con la scritta 'Padania libera' o 'Dop.
Denominazione di origine padana' per pochi euro e poi t-shirt di ogni genere: quella con la scritta 'Padania is not Italy' e quelle con i nomi delle citta' in dialetto 'Milan, Berghem…', poi le pochette verdi con il sole delle alpi, le cravatte, i gemelli e le scarpe da tennis. La fantasia leghista non ha limite e pesca anche nell'immaginario degli avversari. Per il ritorno di Bossi dopo la malattia, a Pontida, per esempio, venne presentata una T-shirt con l'immagine del 'Capo' simile a quella famosa di Che Guevara con il sigaro. Invece della scritta 'Che' venne stampata in dialetto lombardo 'El Ghe'' che vuol dire 'Lui c'e'' creando cosi' l'assonanza.
Non manca poi il denaro padano: le lire e ora gli euro con l'immagine di Bossi e Alberto da Giussano. A Pontida era possibile cambiare i soldi veri e poi spendere le 'leghe' nei bar e nei chioschi della festa. Non si contano i distintivi, i portachiavi, le penne, i fermacarte, i posacenere, i braccialetti, gli orecchini e le spille con i simboli e i colori leghisti. Sono tutti acquistabili a pochi euro anche sul sito del Carroccio ma ci sono quelli piu' costosi come una spilla in oro che costa 1.350 euro oppure una scacchiera bianca e verde che puo' essere acquistata a 350 euro.
Molto richiesti sono gli orologi con le scritte nei vari dialetti regionali, le bandiere padane, le fotografie di Bossi con l'ampolla dell'acqua del Po ma anche i generi alimentari: l'olio e la pasta padani ma anche il caffe' con la scritta sul barattolo 'Caffe' padano, Napoli trema'. Ma a tremare, oggi, non sembra sia 'a tazzulella.
