Daniela Santanché si è macchiata di vilipendio nei confronti del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano?
Ne sono convinti tre deputati del Pd, Michele Anzaldi, Federico Gelli e Ernesto Magorno che l’hanno denunciata alla presidentessa della Camera Laura Boldrini, perché valuti lei.
Certo c’è andata giù pesante, quando ha detto di Napolitano:
“E’ un traditore”.
E anche:
“Io Napolitano l’ho votato, ma oggi non lo voterei più”.
Sono parole, hanno detto Michele Anzaldi, Federico Gelli e Ernesto Magorno
“di una gravità inaudita. La presidente della Camera, Laura Boldrini, valuti se non siamo di fronte ad un caso di vilipendio delle istituzioni”.
La sparata è uscita dalle labbra di Daniela Santanché domenica 20 ottobre durante la trasmissione tv di Rai uno l’Arena, condotta da Massimo Giletti. Alla domanda di Giletti se la Santanché consideri Angelino Alfano un traditore, la risposta è stata che Napolitano è “un traditore” e che
“deve mantenere la parola data ed essere arbitro della Costituzione, non un giocatore. In Italia ci sono dei traditori. Il primo è il Pd perché è venuto meno ai patti. Poi c’è il capo dello Stato che sta facendo il suo secondo mandato perché lo ha proposto Berlusconi, ma la pacificazione di cui aveva parlato non c’è”.
Terrore nel Pdl, dove l’ordine è di andare a tutti i costi d’accordo con Napolitano. Sono scattati Renato Brunetta e Renato Schifani, capigruppo a Camera e Senato,
“certi che i senatori e i deputati del Pdl non condividono”.
So tratta di
“valutazioni personali e come tali vanno giudicate”.
Il ministro Maurizio Lupi che è molto giovane e non ha l’obbligo di ricordare gli anni immortalati dalle cronache parlamentari di Giovanni Guareschi, ha definito quello della Santanché
“un linguaggio che non appartiene alla nostra tradizione politica”
e ha aggiunto:
“Il presidente della Repubblica ha sempre tenuto un comportamento istituzionale di alto livello e improntato al senso di responsabilità verso gli italiani. Attacchi scomposti alla sua persona e alla sua funzione sono ingiusti e anche dannosi per la situazione dalla quale il Paese sta faticosamente uscendo”.