ROMA, 1 LUG – Un nome di garanzia per ”fermare la candidatura di Daniela Santanche”’ del Pdl alla vicepresidenza della Camera e ”far uscire allo scoperto” il Pd. E’ l’offerta che Sel ha avanzato al M5S in vista del voto di domani 2 luglio a Montecitorio per indicare il nuovo vicepresidente che sostituirà Maurizio Lupi, diventato nel frattempo ministro.
Il Pdl ha candidato Daniela Santanchè; il Pd voterà scheda bianca, mentre il M5S che ha giàun vicepresidente in carica, Luigi Di Maio, potrebbe votare un nome di garanzia avanzato da Sel proprio per fermare la Santanchè. L’idea è partita da Sel. I primi contatti ci sono stati nel pomeriggio di oggi 1 luglio. In serata l’assemblea dei deputati ‘cinque stelle’ potrebbe ratificare l’accordo e c’è chi parla anche della possibilità che M5s candidi la “dura e pura” del movimento Laura Castelli, 26enne torinese che fallì per poco l’elezione a questore della Camera, per così provare a conquistare un secondo vicepresidente della Camera dopo Luigi Di Maio.
M5S e Sel si potrebbero dunque unire per ottenere lo stesso obiettivo: spaccare la maggioranza sulla candidatura alla vicepresidenza della Camera di Daniela Santanchè, nome su cui non c’e’ il consenso del Pd (che ha annunciato scheda bianca) e su cui tanti sono i malumori nel Pdl.
Sulle strategie però, si sta ancora ragionando. I deputati 5 stelle sono ancora riuniti a Montecitorio e stanno discutendo se votare domani un proprio candidato oppure se appoggiare il candidato di Sel per mettere il Pd di fronte alle sue responsabilità. Tanti, infatti, tra i deputati grillini credono che alla fine il Pd voterà per la Santanchè.
Un deputato ‘integralista’ di M5S dice convintamente: “Voteremo un nostro candidato” anche se “domani potrebbero esserci aggiornamenti”. Un altro però non esclude che si possa convergere sul nome di un candidato Sel, seguendo lo schema che ha visto qualche settimana fa i deputati grillini appoggiare la mozione Giachetti per abolire il Porcellum. I deputati di Sel, invece, faranno il punto martedì 2 luglio in una riunione alle 13. “Il nostro obiettivo – spiega un autorevole deputato di Sel – è di dare il maggior fastidio possibile alla strana maggioranza”.