Dati ascolto Tg1, Minzolini contro Repubblica: “Faziosi”. Garimberti: “Ha perso un’occasione per tacere”

Augusto Minzolini

Dura e immediata la replica del direttore del Tg1 Augusto Minzolini, dopo la pubblicazione su Repubblica dei dati che il consigliere Nino Rizzo Nervo dovrebbe portare in Cda lunedì. Nessuno scivolone per il Tg1, la perdita di ascolti è contenuta e sostenere il contrario dimostra “sfrontatezza e faziosità, perché i dati bisogna saperli leggere”. Dalla rielaborazione dei dati Auditel, il Tg1 con Minzolini avrebbe perso un milione di telespettatori nell’edizione delle 20 e 375 mila alle 13,30.

Il direttorissimo – così è stato denominato dalla stampa Minzolini – nel suo editoriale ha detto che “è in atto una campagna denigratoria da parte di Nino Rizzo Nervo, che parla male dell’azienda Rai, quella cioè che gli paga lo stipendio. E non sa neppure leggere i dati. Io ho contenuto il calo di ascolti proveniente dalla gestione Riotta, pagando il prezzo dello switch off e in presenza dell’aumento dei canali del digitale terrestre. Nonostante tutto, ho avviato un circolo virtuoso aumentando la distanza in termini di ascolto con il Tg5”. Minzolini invita a rileggere le cifre pubblicate dallo stesso quotidiano di Largo Fochetti. E a Pancho Pardi, che lo ha invitato a dimettersi, dice: “Mi dicono che fa il professore. Ma spero non insegni statistica o matematica, perchè mi dispiacerebbe molto per i suoi studenti”.

Immediata la replica del presidente Rai Paolo Garimberti: “Un conto è il diritto di critica, anche aspra. Altra cosa sono gli insulti. Come Presidente del Consiglio di Amministrazione della Rai, non posso tollerare che un direttore insulti un consigliere. Al di là dei chiarimenti, che non mi pare smentiscano la sostanza delle cose, Minzolini ha perso una buona occasione per tacere. Ma più in generale si sta perdendo in Rai una buona occasione per tenere il dibattito sulle questioni Rai all’interno delle regole e dei confini aziendali”, così il presidente della Rai Paolo Garimberti commenta la risposta del direttore del Tg1 al consigliere Nino Rizzo Nervo sugli ascolti della sua testata.

I dati del Tg1 Gianni Riotta nel 2006-2007 ha ottenuto il 32,79% di ascolti per il Tg1; nel 2007-2008 il 31,69%; nel 2008-2009 (Riotta-Giubilo) il 29,64%. Minzolini fa notare che ha perso prima l’1,1% e poi il 2,1%: in tutto il 3,2%. L’attuale direzione del Tg1 ha invece perso l’1,5%. “Dunque – insiste il direttore del Tg1 – abbiamo invertito la tendenza, recuperando decisamente e, fatto importante rispetto alla gestione Riotta, abbiamo dovuto scontare un calo di ascolti dovuto allo switch off e alla proliferazione dei canali del digitale terrestre, cresciuti nel primo trimestre di quest’anno del 3,5%. La curva del Tg1 è dunque positiva e virtuosa, come dimostrano anche i dati di ascolto ottenuti nel confronto con il Tg5. Il divario è infatti cresciuto, passando dal 3,85% dei primi sei mesi della mia direzione, al 4,23% degli ultimi tre mesi. Si allarga progressivamente la forbice con il nostro principale competitore”.

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