ROMA – Se il disegno di legge anti-corruzione non sarà concordato con il Pdl “il governo non avrà la nostra fiducia”: il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri è netto nel suo messaggio al presidente del Consiglio Mario Monti.
Gasparri non risparmia critiche al ministro per la Pubblica Amministrazione Filippo Patroni Griffi, secondo cui il ddl va approvato “ad ogni costo anche con la fiducia”.
Per Gasparri, il ministro parla “con l’entusiasmo del neofita. L’ho sempre apprezzato come ministro, perché ha sempre avuto un grande rispetto del Parlamento” ma oggi “ha fatto affermazioni preso da troppo entusiasmo”. Il testo all’esame del Senato, ha aggiunto Gasparri, “va migliorato in alcuni punti, per evitare che invece di combattere la corruzione si combattano altre cose”.
Un altro ministro, quello della Giustizia Paola Severino, invita a ritenere “risolvibili i problemi tecnici”. “Se in Parlamento si ritiene che il testo sull’Anti-corruzione possa essere migliorato ci sono tanti modi. Quel testo è giunto a metà del proprio cammino e ritengo naturale che il governo lo voglia portare a compimento, tanto più per le evidenti ricadute sull’economia. Non è un caso se al termine del Consiglio dei ministri di venerdì abbiamo concordemente ribadito che l’approvazione del ddl al Senato è una priorità del governo”.