La risoluta smentita del soccorso Udc al Pdl in difficoltà, pronunciata enfaticamente da Casini, vale solo sul piano nazionale. In Campania, infatti, il neo-eletto presidente della Regione Stefano Caldoro, ha nominato Giuseppe De Mita suo vice con delega al Turismo.
Avvocato, vice presidente in quota Udc della Provincia di Avellino e soprattutto nipote di Ciriaco, Giuseppe De Mita è il tassello finale della composizione della nuova giunta regionale. Sul suo nome si è concentrato il fuoco delle critiche da parte dei pezzi grossi del partito a livello nazionale. Critiche rilanciate anche a livello locale con la clamorosa protesta dei consiglieri del gruppo Pdl alla Provincia di Avellino che hanno annunciato le dimissioni dal partito. La motivazione ufficiale è che non ci sarà nessun rappresentante del Pdl della provincia di Avellino nella giunta regionale.
Gli strascichi della polemica sono giunti quindi fino a Roma. Italo Bocchino e i finiani in blocco non hanno esitato a mostrare tutta la loro “delusione” per una nomina non giudicata all’altezza. Anche Mara Carfagna non ha rinunciato alla stoccata, giudicando insufficiente la risposta politica di Caldoro alle istanze di cambiamento espresse dal voto popolare. Pesa naturalmente la scelta di un nome ingombrante come quello di De Mita, su cui ironizza anche il segretario del Pd campano Amendola: ” Un esecutivo fatto sotto dettatura di Ciriaco De Mita e del coordinatore del Pdl Nicola Cosentino”.
Insomma, nonostante le proposte di rinnovamento presentate in campagna elettorale e che il corpo elettorale ha mostrato di apprezzare mandando a casa la giunta precedente, rimane il sospetto di una soluzione gattopardesca dove il potere è gestito dalle eterne consorterie conosciute. Significativa la battuta del finiano Viespoli: “Più che la prima di centrodestra, sembra una nuova giunta di centrosinistra”.