ROMA – Il governo si spacca sul decreto rifiuti. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera, autorizzando così lo smaltimento dei rifiuti dalla Campania alle altre regioni, ma la Lega ha votato no. D’altronde sono settimane che il Carroccio va ripetendo: noi al Nord non ce la prendiamo la ‘monnezza’ del sud. E anche oggi Umberto Bossi è tornato a ripetere: “Il nord non prenderà i rifiuti”. Ma il governo ha comunque dato l’ok, con i soli voti del Pdl.
Secondo le nuove norme, la Campania potrà trattare direttamente con le singole regioni per risolvere il problema dei rifiuti. Inoltre si dà il via libera al trasferimento dei rifiuti urbani di Napoli fuori dalla Regione Campania.
Il governo tenta di non dar troppa enfasi alla spaccatura avvenuta. Fonti interne dicono che il ‘no’ della Lega sarebbe stato preventivamente concordato e che è stato più che altro ”un modo per marcare le distanza da un provvedimento che il Carroccio non vede di buon occhio”. Certo è, in qualsiasi modo la si vuole mettere, che la spaccatura c’era, era stata annunciata, e c’è stata.
La Lega infatti già prima del voto, aveva attaccato la bozza. Bossi aveva dichiarato che “le regioni del Nord non sono disposte ad accogliere i rifiuti provenienti dalla Campania”. Poi ha rincarato la dose: “Il problema dei rifiuti lo abbiamo già risolto una volta” e se i rifiuti sono ancora per strada “vuol dire che i napoletani non imparano la lezione”. “Un modo per marcare le distanza da un provvedimento che il Carroccio non vede di buon occhio”.
Il Carroccio non è però l’unico ad opporsi al nuovo decreto. Subito dopo l’approvazione, il decreto è stato bocciato dalle regioni: “La conferenza delle regioni, esaminata la bozza proposta dal governo – commenta il presidente Vasco Errani- ritiene che non risolva nella sostanza il problema venutosi a creare”. “C’è la necessità – fa sapere la conferenza delle regioni – di procedure certe per l’aperture di nuove discariche nella Regione Campania” e a tal fine ritengono “necessario dare poteri speciali ai sindaci”.