ROMA – Ancora nessun voto sugli emendamenti al decreto sviluppo, all'esame delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, una situazione che ha spinto le opposizioni a protestare al termine della seduta mattutina.
Si è tenuta anche una riunione di maggioranza per affrontare le questioni irrisolte, come il diritto di superficie per le spiagge, le cosiddette ''ganasce fiscali''.
Altro argomento di tensione tra Pdl e Lega sono alcuni emendamenti sulle graduatorie degli insegnanti di scuola.Durante le due ore di seduta i relatori, Giuseppe Marinello (Pdl) e Maurizio Fugatti (Lega), hanno espresso i pareri agli emendamenti, non pronunciandosi però sugli articoli 3 e 7 riguardanti il diritto di superficie per le spiagge e le riscossioni coattive.
Inoltre su altri articoli era la seconda che hanno espresso i pareri visto che nel frattempo essi avevano presentato delle proposte di modifica su cui gli altri parlamentari avevano depositato sub emendamenti. E in apertura di lavori Marinello e Fugatti hanno presentato altri nuovi emendamenti e riformulazioni dei precedenti. Inoltre al momento del parere sugli emendamenti da parte del Governo, il sottosegretario Alberto Giorgetti, si è discostato per due volte dal parere, una discrepanza inusuale.
La situazione ha portato le opposizioni a protestare. Pier Paolo Barella (Pd) ha chiesto che alla ripresa la maggioranza si presenti ''con tute le idee chiare'', specie sugli articoli accantonati, in modo che si proceda con le votazioni, altrimenti ha chiesto la convocazione dell'Ufficio di Presidenza. Renato Cambursano, dell'Idv, ha parlato di ''autoostruzionismo dei relatori''. Il presidente della commissione Bilancio, Giancarlo Giorgetti, ha sollecitato governo a relatori a chiarire le proprie idee su tutto il provvedimento e gli emendamenti, altrimenti convochera' l'Ufficio di presidenza. Egli ha pero' confermato l'intenzione che la commissione voti almeno gli emendamenti su cui e' stato espresso parere in modo da portare in aula un testo della Commisssione.