ROMA – Tassare le rendite finanziare? Forse. La patrimoniale? Esclusa. Graziano Delrio, sottosegretario e uno degli uomini piĆ¹ fidati di Matteo Renzi, dĆ qualche indicazione sulla politica economica che verrĆ .
“Se una signora anziana ha messo da parte 100mila euro in Bot non credo che se gli togli 25 o 30 euro ne avrĆ problemi di salute. Vediamo…”.
La patrimoniale?
“Non la faremo. L’Imu fu una patrimoniale a tutti gli effetti, il governo Monti la introdusse perchĆ© Paese aveva bisogno di sistemare i conti”.
E quanto all’Imu:
“Io sono contrario personalmente a cambiare le regole ogni sei mesi, ma non decido io. L’Imu ĆØ stata una tassazione molto criticata ma a regime avrĆ una sua dignitĆ . Manderemo milioni di dichiarazioni precompilate sulle tasse locali”.
Delrio, intervistato nella trasmissione In mezz’ora, parla anche di cuneo fiscale e pubblica amministrazione:
“Intendiamo certamente aumentare seriamente il taglio del cuneo fiscale. Pensiamo di ricavare risorse in parte dalla spending review, in parte da operazioni industriali e dal rientro dei capitali”.
“Il tema non ĆØ tagliare la P.a., ma renderla piĆ¹ efficiente e amica. C’ĆØ moltissimo efficientamento da fare. Non credo che in questo momento questo Paese si possa permettere di licenziare”.
“Matteo preferisce cimentarsi nella campagna elettorale e sa benissimo che qui c’ĆØ un grosso rischio. Siamo i primi in Europa per disoccupazione giovanile, non basta lo 0,1 di pil per risolvere questi problemi: abbiamo bisogno di un tempo piĆ¹ lungo”.
Riforme, quindi. Ma tutti i passati governi hanno fatto poco, su questo punto, per mancanza di fondi e per i limiti imposti da Bruxelles. Come il tetto del rapporto deficit/Pil al 3%. Delrio dice che non c’ĆØ nessuna intenzione di sforarlo, cosa che renderĆ ancora piĆ¹ stretto il margine per le riforme:
“Non vogliamo sforare il 3%, non ha senso” e, tra l’altro, “c’ĆØ un 3% del nostro Pil che non stiamo rispettando, quello da reinvestire in ricerca e sviluppo. Vogliamo andare in Europa dicendo che non siamo l’Italia che annuncia ma che fa” .
Non manca un riferimento al conflitto di interessi:
“Quando dico che vogliamo far diventare Italia un Paese modello” significa anche che “abbiamo bisogno di una legge sul conflitto di interessi, ĆØ una cosa che il Paese merita”