
Di Maio e Salvini insieme almeno altri 6 mesi. Condono e governo restano entrambi (foto Ansa)

ROMA – “Domani vado a Roma e risolviamo tutto”. Matteo Salvini offre la pace a Luigi Di Maio. Almeno per altri sei mesi. Quando ci saranno le Europee, e probabilmente (almeno allo stato attuale delle cose) la Lega diventerร il primo partito e forse il ruolo di co-protagonista starร stretto a Salvini. Ma la crisi di governo รจ iniziata. E’ iniziata con le parole di Luigi Di Maio a Porta a Porta quando il vicepremier ha tirato in ballo una presunta “manina” che a suo dire avrebbe modificato il decreto fiscale e inserito lo “scudo fiscale”. E in questa crisi di governo si รจ inserito il presidente della Camera Roberto Fico:
“Se rimane il condono, mi sembra ovvio che ci sia un problema”. Il presidente della Camera Roberto Fico, parlando con i giornalisti a margine di un convegno sulla sanitร a Napoli, continua a smarcarsi dalla Lega e a prendere posizione contro il condono: “Si agisce all’interno di un filo rosso che รจ quello del contratto – ha proseguito Fico – perchรฉ se fossimo stati uguali alla Lega, ci saremmo candidati con la Lega ma noi non siamo uguali alla Lega e non ci candideremo nemmeno con la Lega”.
“La questione su chi abbia scritto la norma sul condono fiscale “non riguarda il presidente del Consiglio”, dice Fico, “ma lo vedranno il Governo , i sottosegretari, compreso quello alla Presidenza del Consiglio”. “Quando si arriverร a comprendere come sia andata la questione – ha concluso Fico – sicuramente quel pezzo del dl non puรฒ rimanere”.
Parole a cui si aggiungono quelle di Di Maio che a Giorgetti (“Cosรฌ ci schiantiamo”) replica cosรฌ: “Mica si vuole far cadere il governo sul condono a chi fa riciclaggio di denaro”.
Ma Salvini ora cerca di ricucire:ย “Noi siamo persone ragionevoli. Se i 5 stelle hanno cambiato idea, basta dirlo. Se Fico รจ Di Maio hanno cambiato idea, basta dirlo, noi siamo qui”. E poi promette che il governo non cadrร :ย “Non possiamo permetterci di litigare nel governo – ha proseguito – lasciamo che litighino gli altri. Questo governo va avanti. Abbiamo bisogno che l’Italia vada avanti”.
“Se lo spread arriva a 350 – dice Salvini – perchรฉ questi litigano รจ un problema. Io domani vado a Roma, sereno, riscriviamo e rileggiamo tutto, perรฒ, ripeto, la veritร รจ che in quel Consiglio dei ministri Conte leggeva e Di Maio scriveva”.
“A me del condono non me ne frega un accidente. La Lega รจ nata per dare lavoro e ridurre le tasse, non per condonare- conclude Salvini – Quindi si accordassero fra di loro e si riparte. A me del condono non frega un accidente”.
