“Nessun leghista – si leggeva nel post – è ancora disposto a fare un’alleanza con Berlusconi, la nostra gente non vuol sentir parlare di un suo ritorno in campo. No a possibili assi tra Carroccio e Cavaliere”.
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Parole che Di Maio non esita a definire incoerenti, pur essendo lui stesso, prima del niet di Matteo Renzi, pronto a stabilire un’alleanza col Pd, tanto vituperato dai grillini nella scorsa legislatura. La conferma dell’asse elettorale Salvini-Berlusconi, secondo Di Maio, sarebbe funzionale esclusivamente a un gioco di poltrone.
“Salvini ha cambiato idea e si è piegato a lui solo per le poltrone”, ha scritto su Twitter. E sul Blog delle Stelle esorta: “Non resta che tornare subito al voto. Noi non abbiamo alcun problema nel farlo perchè ci sostengono i cittadini con le piccole donazioni. Altri invece si oppongono perché, tra prestiti e fideiussioni, magari hanno qualche problemino con i soldi. Ma l’Italia non può rimanere bloccata per i guai finanziari di un partito. Al voto”.
A detta di Di Maio, dietro il no della Lega, si celerebbero appunto grossi problemi finanziari per il partito di Matteo Salvini.