Antonio Di Pietro non molla e rilancia dal suo blog il braccio di ferro a colpi di precisazioni ingaggiato con il Corriere della Sera dopo l’inchiesta giornalistica avviata dal quotidiano sui legami tra il leader dell’Idv e la “cricca”. “Improvvisa” e “quanto mai sospetta caduta di stile di un blasonato quotidiano quale il Corriere della Sera”, spiega Di Pietro.
Il leader Idv ricorda che “gli unici doveri a cui un giornalista non può sottrarsi sono la verifica delle fonti, la scrupolosità nella ricerca dei fatti, l’attenzione ai dettagli e alle prove che rendono i suoi articoli informazione inconfutabile e questa ricerca della verità maniacale che unita alla libertà di espressione lo rendono una cartina di tornasole nel mare di menzogne che quotidianamente accomunano il male al bene, l’onesto al delinquente.Ovvero Di Pietro alla cricca”.
L’ex pm ricorda anche di aver risposto al Corriere della Sera con “megabite e megabite di documentazione tra sentenze, atti e citazioni che ho sperato mettessero una pietra tombale su calunnie, sempre le stesse, che – rileva – riappaiono ciclicamente, come le maree”.
Ringraziato da Antonio Di Pietro, insieme a Marco Travaglio, anche Beppe Grillo commenta dal suo blog, con un “prima ti isolano, poi ti uccidono”, l’articolo del Corriere, parlando di “insinuazioni infamanti e, allo stesso tempo, puerili”.
Grillo definisce il materiale sul leader Idv “escrementi di scrittura, merda mediatica per screditare Antonio Di Pietro”, e rileva: “Nulla di strano se l’articolo fosse comparso su Libero o Il Giornale: difendono gli interessi del loro proprietario, Silvio Berlusconi. E lo fanno alla luce del sole, quindi sono sostanzialmente innocui. Per il Corriere della Sera il discorso è totalmente diverso. E’ il quotidiano più diffuso in Italia, in apparenza moderato, e esercita una forte influenza sull’opinione pubblica”.
