ROMA – ''Di sola opposizione si muore, dunque urge l'alternativa. E per l'alternativa serve un'alleanza programmatica Pd, IdV e Sel, senza rincorre il Terzo Polo. Per quanto ci riguarda e' necessario trovare un punto di contatto e d'incontro su pochi e precisi elementi di fondo, partendo da un presupposto imprescindibile: la questione morale''. E' quanto afferma il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, nel corso di un'intervista al settimanale 'Gli Altri'.
''I partiti dell'alternativa – aggiunge – si devono impegnare, qualora dovessero diventare maggioranza, a fare una legge che impedisca di candidare condannati nelle proprie liste, a non far assumere incarichi di governo a persone sotto processo, a non permettere che imprenditori che siano macchiati di reati che hanno a che fare con la pubblica amministrazione possano sperare di rivestire ruoli politici''.
''Sarebbe opportuno – conclude Di Pietro – in attesa di una nuova legge, dotarsi di un codice etico con cui ci si impegna ad allontanare ogni genere di conflitto di interesse, ogni commistione tra incarichi pubblici e privati. E penso che gli incarichi pubblici debbano essere transitori: due, tre mandati, poi a casa. Insomma, per questione morale intendo tutta una serie di regole che riportino la politica ad essere credibile, ad avvicinare i cittadini, anziche' allontanarli. Oggi prevale un sentimento di sdegno, di disaffezione e spesso di vergogna''.