ROMA, 8 SET – ''Quando c'e' un'emergenza tutti sono chiamati a fare il loro dovere e ad accettare qualche sacrificio. Tutti tranne i privilegiati per eccellenza, cioe' la casta. I cittadini normali possono pagare le tasse, infatti gli e' stata aumentata di un punto l'Iva. Nello stesso tempo, zitti zitti e quatti quatti, come ladri nella notte, i parlamentari hanno ridotto all'osso i tagli delle indennita' decisi il 13 agosto per quei deputati e quei senatori che fanno il doppio lavoro''. E' quanto scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
''Invece del 50% dell'indennizzo – aggiunge l'ex magistrato – il loro contributo sara' del 20%, sempre che, approfittando del buio, non lo diminuiscano ancora. Nei momenti di difficolta' la classe dirigente di un Paese e' chiamata a dare l'esempio. Se non lo fa come puo' pretendere di chiedere ai cittadini e alla povera gente di sacrificarsi ancora? Se, invece, approfitta del suo potere per sfangarla e non pagare come tutti gli altri, come puo' sperare che chi e' molto piu' povero non cerchi poi di arrangiarsi e sfangarsela pure lui? I soprusi e gli abusi della casta non sono solo un delitto contro la decenza e contro la morale, sono anche un atto di sabotaggio contro il Paese, perche' propri i cattivi esempi di questo genere sono all'origine di tanti comportamenti sbagliati che impediscono al nostro Paese di crescere come potrebbe e meriterebbe''. ''Il buon giorno si vede dal mattino – sottolinea ancora Di Pietro – e se questo e' il mattino ci vuole poco a capire dove finiranno le grandi promesse del governo sul dimezzamento dei parlamentari o sulla cancellazione delle Province e cioe' nel cestino della spazzatura, come tutte le misure che colpiscono gli interessi e i privilegi della Casta. C'e' un solo modo per mettere fine a questo sfacelo: firmare subito per il referendum che restituira' agli elettori il diritto di scegliere i parlamentari e cancellera' le Province senza farsi fregare dai trucchi della casta. C'e' una sola via per cambiare le cose non in un giorno lontano ma subito, qui e ora: che i cittadini lo facciano da soli, come hanno gia' fatto col nucleare, l'acqua pubblica e le leggi ad personam.
''E come stanno facendo ancora con le mobilitazioni dei prossimi giorni, autoconvocate e auto-organizzate con le modalita' che si stanno diffondendo in tutta Europa. Ad esempio la ''Piazza Pulita'' di sabato e domenica a Roma, dove noi, accettando l'idea di tenere fuori simboli e bandiere, parteciperemo anche per raccogliere le firme'', conclude.
