ROMA – Alla Diaz la polizia “ha picchiato troppo poco”. E Carlo Giuliani, il ragazzo ucciso durante quegli scontri a Genova nel 2001, è “uno che se l’è andata a cercare”. Parola dell’eurodeputato leghista Gianluca Buonanno, uno non nuovo alle provocazioni. Stavolta Buonanno per lasciare il segno con il suo punto di vista sceglie la trasmissione radiofonica “La Zanzara” su Radio 24.
Viene intervistato su quello che il 7 aprile era il tema del giorno, la condanna dell’Italia a Strasburgo. E dice la sua in modo certamente non diplomatico:
“Le forze dell’ordine hanno fatto bene, tutta quella gente era lì per sfasciare una città, cosa dovevano fare? (…) Ma quali crimini alla Diaz io sono dalla parte delle forze dell’ordine. Quella era gente che occupava un posto, erano in un posto dove non dovevano entrare, la polizia ha fatto bene. Hanno sfasciato di tutto e di più e pagano solo i poliziotti”.
“Le botte? Fosse per me – aggiunge Buonanno – avrei tirato anche più botte di quelle che ha tirato la polizia. Che ne sai cosa hanno nella Diaz, magari anche una bomba. Come facevi a sapere chi c’era e chi non c’era…”.
Poi il leghista parla di Carlo Giuliani:
“Se l’è andata a cercare, col passamontagna e l’estintore che sta per tirare in testa a un carabiniere. Peggio per lui. Ma noi abbiamo dedicato una sala a uno che voleva tirare un estintore in testa a un poliziotto, siamo alla demenza. Giuliani è tutt’altro che un modello da seguire, ma come ogni volta che qualcuno muore in Italia anche il più disgraziato di tutti diventa uno bravo”.