ROMA – Niente sigarette, né elettroniche né “bionde”, nei cortili delle scuole. Anche nei cortili sarà proibito fumare, sia agli studenti che ai docenti. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha presentato un disegno di legge che mette al bando il fumo e che è stato sottoposto al Consiglio dei ministri del 26 luglio. Il divieto di fumo si estende così dai luoghi chiusi alle aree all’aperto.
La proposta di legge della Lorenzin arriva insieme al divieto di fumo in auto, se in presenza di donne incinte e minori, e a norme sulla sicurezza alimentare che rientrano nel capitolo “norme per corretti stili di vita”. Il disegno di legge firmato dalla Lorenzin prevede che anche sulle sigarette elettroniche ne sia indicata la pericolosità, scrive Carla Massi su Il Messaggero:
“Nel disegno di legge che oggi il ministro della Salute porterà a Palazzo Chigi anche una lunga lista di indicazioni che riguardano le sigarette elettroniche. Come sui pacchetti di quelle al tabacco. Anzi, avvertenze molto più dettagliate. Alcuni esempi: “Attenzione: può dare tolleranza e dipendenza anche in piccole quantità”, “Se ingerita o a contatto con la pelle può essere tossica o nociva in relazione alle concentrazione”, “Attenzione: le dosi di nicotina assunte con la sigaretta elettronica possono superare quelle assumibili attraverso le sigarette tradizionali”.
E dopo le avvertenze arrivano le multe, scrive il Messaggero:
“Violare il divieto negli istituti scolastici si traduce in un’ammenda che varia da 100 a 6000 euro. Vendere le “bionde” da svapare ai minori di diciotto anni vuol dire rischiare una multa che può oscillare dai 1500 a 9000 euro. Inoltre, sull’etichetta delle confezioni dovrà essere scritta la composizione dei liquidi mentre sulle cartucce e sulle ricariche la concentrazione di nicotina”.
I presidi delle scuole, che combattono a suon di circolari inascoltate il fenomeno tra i giovani, che iniziano a fumare già tra i 12 e i 13 anni, hanno preso con soddisfazione la proposta della Lorenzin, così come le associazioni di genitori che sono favorevoli all’estensione del divieto nei cortili, spiega Alessia Camplone de Il Messaggero:
“Una ventata d’aria fresca. Insegnanti e genitori sono pronti a festeggiare la nuova sconfitta della sigaretta nelle scuole. Dove, tutti sperano, sarà proibito fumare anche negli spazi aperti. «E’ una decisione importantissima – sottolinea Angela Bardi, dirigente dell’Istituto di istruzione superiore di Ciampino -. I ragazzi continuano a fumare nei cortili ma è giusto rispettare anche chi, fosse pure una minoranza, non fuma»”.
I presidi parlano con soddisfazione di incentivi contro il fumo, ma sono consapevoli che, come per tutti i divieti, aumenterò la responsabilità di controllare che la norma venga rispettata dagli studenti. Il divieto poi riguarderà non solo gli studenti, ma anche i docenti e gli adulti che dovranno dare l’esempio, come ricorda alla Camplone una mamma:
“«Ma nei cortili è diventata un’abitudine fumare. Mia figlia mi ha raccontato di un insegnante che prima aveva richiamato un ragazzo che stava fumando, poi alla fine dell’ora, gli ha chiesto una sigaretta»”.
Ivana Uras, dirigente del liceo Newton di Roma, ha infine detto al Messaggero:
“«Si tratterà di rispettare una regola e ci si dovrà rendere conto che queste regole non sono una costrizione, ma servono per garantire la libertà e la salute di tutti»”.