ROMA – L’ultima è stata una signora davanti Palazzo Chigi che gli ha urlato “Vergnognati”, ma la vita del “Responsabile” Domenico Scilipoti si è riempita di insulti. A partire da quel 14 dicembre, in cui decise di passare dall’Idv al nuovo gruppo parlamentare per dare l’appoggio a Berlusconi e salvare il governo.
E’ lui stesso che racconta al ‘Corriere della Sera’ i vari insulti ricevuti in questo periodo. “Stazione di Padova, un tizio mi affianca e cerca la reazione. Grida: ‘Venduto’, ‘Come fai a uscire di casa?’. In un bar di Roma, vicino a Termini, il barista mi vede e dice: ‘Mafioso’. Per strada, mi maledicono. E poi email, sms, telefonate: ‘Meriti di avere la testa mozzata come i samurai rinnegati’. ‘Che ti massacrino a terra, come la Petacci’. In una tv di Padova, chiama un ascoltatore: ‘Ti devono sparare alle spalle’. E c’è un video in rete: ‘Come uccidere Scilipoti’. Non siamo andati un po’ troppo oltre?”.