
ROMA – I soldi non dati volontariamente ai partiti resteranno allo Stato. Il meccanismo della donazione volontaria del due per mille previsto dal governo Letta come forma di finanziamento dei partiti, infatti, si basa sul meccanismo del cinque per mille destinato alle Onlus e non su quello dell’otto per mille previsto per le confessioni religiose.
Una differenza fondamentale. Nel caso delle Onlus, infatti, la quota non volontariamente destinata alle associazioni resta automaticamente allo Stato. Nel caso delle Chiese, invece, viene ripartita tra le varie confessioni in base alle percentuali.
Nella prima versione del testo del Governo sembrava che la donazione volontaria dovesse utilizzare lo stesso meccanismo. Secondo l’Ansa che ha visionato il nuovo testo, contrariamente a quanto previsto in un primo momento, l’inoptato resterà allo Stato.
