Dove sono finiti i fondi del Fas? Le regioni in allarme. Vendola: “In Puglia a rischio chiusura 24 ospedali”

Nichi Vendola

Che fine hanno fatto i fondi Fas? Cosa sono e chi li ha spesi? La manovra sta erodendo i fondi fino a farli scomparire? I dubbi si alimentano e le regioni lanciano l’allarme.

I Fas, infatti, sono i fondi europei per le aree sottoutilizzate, che molte regioni, come ad esempio la Puglia hanno iniziato ad anticipare agli enti locali un anno fa, quando l’approvazione del Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) aveva dato copertura legale all’operazione ma sulla cui disponibilità ora emergono i primi dubbi. E’ polemica sugli investimenti che le regioni dovrebbero eliminare se i soldi non dovessero più essere assegnati. Preoccupato il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando pessimista sui fondi, che ha fatto sapere di aver chiesto maggiori chiarimenti sui fondi. “Ieri abbiamo chiesto al ministro Fitto se ha idea di quando saranno erogati i fondi Fas, ma lui ha preso tempo. Ci sta venendo il dubbio sulla loro reale disponibilità” – ha detto Burlando, pessimista sull’esistenza stessa dei fondi previsti.

Di ritorno da Roma, Burlando spiega che “la manovra del governo mette a rischio anche 342 milioni di euro dei Fas destinati alla Liguria, approvati dal Cipe dopo che la giunta regionale aveva individuato i quattro assi principali del piano finanziario: sviluppo, riqualificazione urbana, ambiente e innovazione. Investimenti suddivisi in alcune grandi ‘linee di azione’ in aree strategiche. “Non ci resta che bloccare subito questi investimenti che avevamo già cominciato ad anticipare alle realtà del territorio – ha detto il presidente -. E’ possibile che questi fondi non ci vengano assegnati, con il rischio di creare un disavanzo incredibile nei conti della Regione Liguria”. “Finora gli accordi con il governo assicuravano che questi fondi si sarebbero sbloccati con una procedura di trasferimento di cassa, oggi attorno ai Fas aleggiano nuove, preoccupanti incertezze – ha aggiunto il presidente ligure. In pratica, non si sa se questi fondi sono ancora coperti e sicuri o se invece lo Stato se li è già impegnati altrove”.

I dubbi sulla disponibilità o meno di fondi che le regioni utilizzano per investimenti e sviluppo, allarmano anche la Puglia. In Puglia la finanziaria porterebbe, secondo il presidente della regione, Nichi Vendola, a un taglio di oltre 400 milioni in quest’anno e nel prossimo proprio dai fondi Fas, per un taglio complessivo di oltre 1 miliardo 449 milioni di euro nel biennio 2010-2011.

Secondo Vendola, infatti, qualcuno sta mentendo all’Italia, perchè “mentre il ministro Giulio Tremonti parla di una manovra da 24 miliardi, la Banca d’Italia dipinge uno scenario completamente differente”. All’indomani dello scontro dei presidenti delle Regioni con il ministro dell’economia, Vendola denuncia che “l’insieme delle misure correttive previste dal Governo sono secondo il direttore centrale della Banca d’Italia Salvatore Rossi, di 62 miliardi, dei quali 12,1 nel 2011, 25 sia nel 2012 che nel 2013”. “Proprio ieri – dice il presidente della Puglia – la Banca d’Italia è stata ascoltata dalla commissione Programmazione economica e Bilancio nell’audizione preliminare sulla manovra del Governo. Secondo la testimonianza depositata dal Direttore Centrale la manovra nei tre anni vale 62 miliardi”.

Soldi che potrebbero incidere pesantemente sulla Regione e sui suoi servizi, a tal punto che – denuncia Vendola – le sforbiciate del governo in Puglia potrebbero portare a pesanti ripercussioni sulla sanità e alla chiusura di “24 ospedali su 60”. “È chiaro che siamo dinanzi a una manovra che colpirà al cuore la rete dei servizi sociali e anche pezzi fondamentali dell’assistenza sanitaria – tuona Vendola in un’intervista rilasciata alla Gazzetta del Mezzogiorno – dovremmo tutti combattere contro questa manovra per il suo segno di ferocia, di macelleria sociale. Ma poi dovremo anche fare delle scelte che consentano di salvare tutto ciò che è necessario, scelte di riorganizzazione del sistema sanitario e dei servizi. Dovremo essere molto spregiudicati nel governare un passaggio così delicato”.

Il Fas. Il Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS, appunto) è stato istituito dalla Legge Finanziaria 2003 e modificato con la legge 296/06 (Legge finanziaria 2007) ed è lo strumento generale di governo e di sviluppo della nuova politica regionale nazionale proprio per la realizzazione di interventi nelle aree sottoutilizzate. In queste aree tali risorse si aggiungono a quelle ordinarie e a quelle comunitarie e nazionali. In origine il Fondo era alimentato ogni anno, ma la dotazione per il ciclo di programmazione 2007/2013 è pluriennale. Le risorse FAS vengono impiegate per il finanziamento di investimenti pubblici per infrastrutturazioni materiali ed immateriali: tra questi, patti territoriali; contratti d’area; attrazione degli investimenti esteri nelle aree sottoutilizzate; fondi per l’investimento della Piccole e medie imprese, fondi per la competitività e lo sviluppo.

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