E Draghi? Supermario c’è! Fra scintille a destra, telenovela a sinistra, ammiccamenti al centro. Sta preparando due interventi chiave: al Meeting di Rimini (24 agosto) e alla Assemblea generale dell’ONU (21 settembre).
Che dirà? Ribadirà il suo “metodo “ di lavoro, rivendicherà i risultati di Pil e occupazione, puntellerà la collocazione atlantica dell’Italia. Una posizione che inevitabilmente si intersecherà con una campagna elettorale di un solo mese (22 agosto-25 settembre).
Dopo 103 anni l’Italia andrà alle urne in autunno. L’ultima volta, il 16 novembre 1919, eravamo ancora il Regno d’Italia, proclamato nel marzo del 1861 – durante il Risorgimento – e la capitale era Torino. Poi Firenze. Preistoria. E dopo 4 re, è cominciata la Repubblica (giugno 1946). Alle urne repubblicane gli italiani sono stati chiamati 18 volte e la partecipazione è andata sempre in calando. Tutti i sondaggi dicono che la storia si ripeterà.
QUATTRO SETTIMANE DECISIVE PER DRAGHI
Archiviata la partita dei simboli (14 agosto) e quella della presentazione delle liste (22 agosto) restano quattro settimane per illustrare i programmi, scaldare i cuori degli elettori, offrire una visione convincente. Secondo Tecne’, Istituito di ricerca dimostratosi nel tempo un buon termometro politico, sei milioni di italiani su dieci, non arrivano alla quarta settimana del mese.
Ergo la Politica dovrà confrontarsi con l’agenda Draghi che fa riferimento a cinque temi nevralgici: inflazione,crisi energetica, aumento dei costi dei prodotti alimentari, occupazione e salari. Draghi, come ha detto nell’ultima conferenza stampa (giovedì 4 agosto), non se ne starà seduto in disparte.
MEETING DI RIMINI (20-25 agosto)
È l’edizione n.40. E coincide con tempi di grande incertezza. “Progetti di vita, affetti e lavoro,si scontrano con una realtà difficile da decifrare”. Si parlerà del mutevole assetto geopolitico internazionale,il dramma di migliaia di profughi, la povertà cresscente a causa della pandemia, l’emergenza legata al surriscaldamento globale, i rischi ecologici. Ci aspettano sfide imponenti, ne va del nostro futuro. Atteso l’intervento di Draghi. Con lui sette ministri (Giorgetti, Gelmini, Orlando, Speranza, Elena Bonetti, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio,Roberto Garofoli).
DRAGHI ALLA ASSEMBLEA GENERALE ONU (New York, 21 settembre)
Appuntamento prestigioso. Ad ascoltare Mario Draghi ci saranno tutti i rappresentanti degli Stati membri (193). Praticamente il mondo intero dall’Afghanistan allo Zimbabwe. Certo non coinvolgerà esplicitamente la Politica italiana dato l’imminenza del voto del 25 settembre. Però dirà con la consueta chiarezza da che parte sta l’Italia. Cioè con Kiev. L’Italia sta con la pace.