Elezioni fra un mese, aAcque agitate nel Pd. Fatte le Liste, cominciano le baruffe (eufemismo). Gli esclusi fanno la voce grossa. Letta si difende come può.
”Termino questo esercizio con un profondo peso nel cuore per i tanti no che ho dovuto dire”. E poi:”Ora, tra quelli rimasti al palo, c’è chi chiede spiegazioni. E chi si toglie sassolini dalle scarpe”.
Furioso Luca Lotti, già ministro nel governo Gentiloni, toscano di Empoli, grande supporter di Renzi :”Sono stato escluso dalle Liste Pd per scelta politica. No a scuse vigliacche. In lista c’è chi sputava sul Pd”. Immediato l’intervento di Renzi, ”in un lunedì 16 afoso e nebuloso”: ”Le scelte di Letta? Guidate dal rancore”.
Si è fatta sentire anche un’altra esclusa eccellente, cioè la senatrice Monica Cirinnà, paladina delle Unioni civili:”Uno schiaffo dal mio partito ma mi candido lo stesso. Letta chiacchiera di occhi di tigre? Li tirerò fuori io. Ma lo faccio solo per queste persone. Perché il Pd è l’unico che può fermare Meloni e Salvini. Ci ho pensato tutta la notte. Combattere come gladiatori è l’unico modo per non sfuggire alle mie responsabilità “.
LETTA AL NORD, COTTARELLI A MILANO, CRISANTI IN EUROPA
E quattro Under 35. Sono Marco Sarracino (segretario di Napoli),Raffaele La Regina (segretario regionale della Basilicata), Rachele Scarpa (vice segretaria a Treviso), Caterina Cerroni (segretaria dei Giovani democratici). Il virologo star Andrea Crisanti (Università di Padova, ordinario di microbiologia), noto per i suoi interventi legnosi in molte tv) è stato inserito – tra lo stupore generale – quale altra “punta di diamante “ a fianco di Cottarelli.
Sarà il capolista nella circoscrizione Estero (per l’Europa). A febbraio diceva di “non essere adatto alla politica”. Ora la giravolta è una prima dichiarazione al vetriolo:” Salvini è un tele-mistificatore. Coloro che lo votano sono come galline che vanno a pranzo con la volpe”.
LETTA SULLE LISTE PER LE ELEZIONI: ”CI SONO STATI DEI SACRIFICI MA NON Ho FATTO TUTTO DA SOLO “
Consapevole delle rogne che lo aspettano (inevitabilmente) Enrico Letta ha cominciato il proprio fuoco di sbarramento:”Volevo ricandidare tutti gli uscenti, ma era impossibile. Quattro anni fa il metodo di chi faceva le Liste era ‘faccio tutto da solo “. Potevo imporre i miei ma ho cercato di comporre un equilibrio, perché il partito è comunità”. Per la cronaca le Liste sono state deliberate on 3 contrari e 5 astenuti.