ROMA – “Casini non ha i voti ma vuole comandare lui“. Pier Luigi Bersani attacca il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, che a suo avviso, con la sua tattica, favorirebbe Berlusconi. La campagna elettorale inasprisce i rapporti tra i due “pier” della politica italiana, sempre sul punto di allearsi. Secondo quanto riporta il quotidiano Repubblica, “il segretario del Pd ha individuato nel leader Udc il più accanito avversario del centrosinistra dentro l’area moderata”. Dal canto suo il leader centrista non nasconde le sue intenzioni: sbarrare la strada al Pd, creando lo stallo al Senato che gli impedirebbe l’ingresso a Palazzo Chigi.
“La teoria di Pier secondo cui comanda chi prende meno voti, la considero insostenibile, oltre che inaccettabile”, dice Bersani criticando anche il comportamento del partito centrista in Lombardia, una regione in cui ci sono in ballo 49 seggi al Senato, che si sta muovendo “come se ci fosse il doppio turno” favorendo così il centrodestra.
A preoccupare il leader dei democrats è anche il pm Ingroia, sul quale sarebbero in atto pressioni perché lasci libero il campo al Pd in alcune regioni chiave. Ancora una volta, la parola d’ordine è voto utile, come ai tempi di Romano Prodi e le liste di Rivoluzione civile rischiano di sottrarre voti al Pd in alcune regioni del Sud, strategiche per la vittoria al Senato.