Elezioni amministrative: la Lega alleata del Pdl ma solo nelle grandi città

Umberto Bossi

ROMA – La Lega detta la linea sulle prossime elezioni amministrative del 15 maggio: si presenterà con il Pdl ma solo nelle grandi città, capoluoghi di regione e provincia. Un’apertura verso Silvio Berlusconi ma a due condizioni: garanzie sull’approvazione del federalismo regionale previsto a metà maggio e sollecitare all’Unione europea il pattugliamento delle coste italiane per sorvegliare gli sbarchi. Il Carroccio, quindi, mette in chiaro al Pdl una cosa tra tutte: sulle alleanze e sulla tenuta della maggioranza è la Lega a decidere, non Berlusconi.

Quindi il prossimo 15 maggio i leghisti appoggeranno il candidato presidente del Pdl nelle grandi città, come Milano, Bologna e Torino. Poi anche quelli dei capoluoghi delle province. Ma nei piccoli comuni, come Gallarate, Busto Arsizio e diversi comuni del Veneto, il Carroccio correrà da solo, con un proprio candidato.

La linea è stata impostata lunedì sera in una riunione a via Bellerio. “Abbiamo portato a casa solo il primo round del federalismo – ha detto ai suoi Umberto Bossi – Berlusconi è in difficoltà, ma sta mantenendo i patti, non possiamo indebolirlo in questo momento delicato. A maggio si vota il federalismo regionale, non possiamo andare da soli. Non ci sono i presupposti”.

Per quanto riguarda l’altra “condizione” della Lega, quella sui pattugliamenti delle coste, Maroni ha proposto al parlamentino della Lega l’istituzione di un tavolo di coordinamento anche tra i sindaci leghisti per individuare i luoghi dove eventualmente accogliere questi profughi e magari evitare sorprese dell’ultimo momento.

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