MILANO – Il Consiglio di Stato ha accolto l'appello proposto dai Radicali, in particolare da Marco Cappato, e ha ribaltato la sentenza con la quale il Tar della Lombardia aveva dichiarato inammissibili i ricorsi sempre dei Radicali sulla vicenda della raccolta delle firme per le elezioni regionali del 2010 dichiarandoli generici e tardivi. Lo ha reso noto l'avv. Giovanni Pesce del Foro di Roma, che ha seguito il caso insieme ai colleghi di Milano Mario Bucello e Susanna Viola.
Secondo quanto riferito, il Consiglio di Stato oltre a dichiarare ammissibili i ricorsi ha sostenuto che l'esame delle perizie calligrafiche lascia supporre l'effettiva falsita' delle firme. Inoltre i giudici amministrativi, poiche' e' pendente un giudizio civile e penale sull'ipotesi della falsita' delle firme e poiche' la legge finora non consente al giudice amministrativo di nominare un proprio consulente, hanno sospeso il giudizio nel merito in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci su questa questione.
