Regionali Puglia: chi vince e chi perde nel “gioco dei sondaggi”

Si vota a marzo ma, in vista delle elezioni regionali, ecco il gioco dei sondaggi. Stavolta a cimentarsi è l’istituto “Crespi” per conto di Affari italiani. Da una parte Michele Emiliano e Nichi Vendola, ritenuti potenzialmente alternativi come candidati dei partiti del centrosinistra, dall’altra Rocco Palese, Adriana Poli Bortone e Stefano Dambruoso.

Risultato? Per Crespi ricerche è l’attuale sindaco di Bari ad avere la maggior percentuale di chance di vittoria nel confronto diretto con ciascuno dei tre possibili avversari.

Il sondaggio valuta gli indici di notorietà e di fiducia dei cinque potenziali candidati. Quindi ipotizza tutti i confronti possibili tra i tre «papabili» di Centrodestra, di volta in volta messi contro Vendola o Emiliano. Ad aggiudicarsi la corsa a tre nelle file del Centrodestra è l’unica donna in concorso, ovvero quell’Adriana Poli Bortone, senatrice e ex sindaco di Lecce, fondatrice del movimento politico «Io Sud».

Secondo le intenzioni di voto espresse al telefono (800 gli elettori contattati per varie fasce d’età tra il 26 e 28 ottobre), Poli Bortone sarebbe l’unica capace di battere Vendola e di far argine a Emiliano, contro il quale, secondo il campione di elettori interpellato, riuscirebbe a spuntare un pareggio (50%-50%).

La senatrice, sempre stando ai dati elaborati dall’istituto «Crespiri cerche», avrebbe un tasso di notorietà superiore di 7 punti a quello di Palese, attuale capogruppo alla Regione di Forza Italia-Popolo delle libertà, e addirittura di 30 punti rispetto al magistrato Stefano Dambruoso, collaboratore del ministro della Giustizia e indicato come ormai «candidato in pectore» del centrodestra in Puglia, con la benedizione dello stesso leader Berlusconi.

Il candidato che non perderebbe mai in nessuno dei confronti, per gli intervistati, sarebbe Michele Emiliano che raggiungerebbe il 53% dei consensi tanto contro Palese che contro Dambruoso.

Vendola invece risulterebbe sconfitto 46 a 54 dalla Poli Bortone, mentre vincerebbe con gli altri due, ma con un margine inferiore (52 a 48) a quello di Emiliano.

Le intenzioni di voto spostate sulle preferenze alle liste di partito rivelerebbero poi un ruolo fondamentale per l’Udc di Casini, accreditato del 9% dei consensi. “Io Sud” invece sarebbe al 6.

L’apporto di entrambe le formazioni politiche sarebbe fondamentale tanto per il Popolo delle Libertà (41%) che per il Centrosinistra nel quale il Pd starebbe al 18% e Sinistra e Libertà (Vendola), al 6,6%. Ancora più decisivo, a ben vedere, il ruolo dell’Italia dei Valori. Il partito di Di Pietro si assesterebbe poco sotto il 10% dei consensi.

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