False attestazioni: indagata ex “eurovelina” Emanuela Romano

Emanuela Romano

NAPOLI – Secondo ‘Il Corriere del Mezzogiorno’ la co-fondatrice del club ‘Silvio ci manchi’ ed ex assessore a Castellammare di Stabia, Emanuela Romano, sarebbe indagata per false attestazioni. La Romano è balzata agli onori delle cronache per aver partecipato alla scuola politica del Pdl a via dell’Umiltà in vista delle elezioni europee del 2009 (era nella lista di quelle che furono definite “euroveline”) e perché il padre tentò di darsi fuoco davanti palazzo Grazioli quando Berlusconi decise di non candidare Alessandra per uno scranno a Bruxelles.

Fu sempre lei, nel 2006, a fondare con Francesca Pascale, ex velina di “Telecafone” e oggi consigliera provinciale Pdl, il club “Silvio ci manchi”, per sostenere la rielezione di Silvio Berlusconi, durante il governo Prodi.

La Romano dal 2011 componente del Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni) della Campania, scrive ‘Il Corriere della Sera’, sarebbe indagata per aver scritto il falso in un’autocertificazione presentata in occasione della nomina in seno al Corecom: secondo il pm Giancarlo Novelli, titolare del fascicolo, quando si candidò alla poltrona di componente del Comitato, la Romano avrebbe fatto un’autocertificazione nella quale asserì di non trovarsi in alcuna delle condizioni di incompatibilità previste dalla legge regionale. Invece, in quel periodo, era assessore alle Politiche sociali del Comune di Castellammare di Stabia, carica espressamente indicata dalla legge come condizione di incompatibilità.

Oltre alla Romano, per lo stesso reato è indagato anche un altro componente del Comitato, Andrea Palumbo; nel suo caso, la condizione di incompatibilità è rappresentata, per la procura, dall’avere svolto il ruolo di consulente di direzione aziendale, marketing e sviluppo del gruppo di emittenti Tele A, Tele A+ e Tv Capital.

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