ROMA – ''No, assolutamente'' il Pd non appoggerebbe mai un governo a guida leghista, ''e comunque da Pontida arriva la conferma che non ci sara' un governo Maroni, ma il tentativo di andare avanti ancora un po'.
Ormai bisogna andare al voto, non mi pare che ci siano alternative. Ma la cosa pesante e' che questo governo ha negoziato 40 miliardi di manovra con Bruxelles e quindi o la fa o si dimette''.
E' quanto afferma alla Stampa, all'indomani del raduno leghista di Pontida, il vicesegretario del Pd, Enrico Letta secondo cui, sull'economia, ''non c'e' da scherzare: andare avanti sulla linea delle illusioni del Carroccio ci avvicina piu' alla Grecia che non alla Baviera''.
Dal raduno di ieri, inoltre, per Letta arriva ''la fotografia del crepuscolo di un leader che dopo aver contribuito a far cadere la Prima Repubblica, ora tira a campare''. Letta spiega poi come abbia rivisto il suo pensiero sulle alleanze che il Pd deve perseguire: ''La novita' principale e' che tutto l'elettorato ci chiede unita'. Poi l'Idv che prima puntava a sostituirci, ora gioca un ruolo da alleato e puo' stare in squadra come fece di Pietro con Prodi nel 2008, quando fece la sua parte senza provocare crisi. E comunque, dopo tutto quello che ha detto Bossi, si avvicina ancor di piu' la possibilita' di un'alleanza col Terzo Polo''.
