”Cesare รจ lo pseudonimo utilizzato dai soggetti per riferirsi al presidente del Consiglio”. E’ quanto scrivono i carabinieri in una nota dell’informativa del 18 giugno scorso, stilata nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta P3.
Il contenuto della telefonata intercettata dagli uomini dell’Arma, nella quale Lombardi a riferisce a Cosentino della soddisfazione di “Cesare”, fa riferimento all’attivitร esercitata dal gruppo del quale fa parte, secondo l’accusa, l’uomo d’affari Flavio Carboni, per condizionare i giudici della Consulta sul provvedimento del Guardasigilli, poi bocciato dalla stessa Corte Costituzionale nell’ottobre scorso.
Nel corso della telefonata Lombardi dice a Cosentino: ”Lui รจ rimasto contento per quello che gli stiamo facendo per il 6, allora giustamente che diceva Arcangelo lui ci deve dare qualche cosa e ci deve dare te e non adda scassa’ o cazz”.
Nell’informativa i carabinieri scrivono che ”appare evidente che con queste parole il Lombardi vorrebbe far intendere al Cosentino che la sua candidatura a presidente della Regione Campania รจ stata da loro richiesta nel corso della riunione quale contropartita per l’operazione Lodo Alfano”.
“Il coinvolgimento del Presidente del Consiglio nelle presunte attivitร eversive di un gruppo di sfigati, รจ la patetica conferma del tentativo di sminuire la gravitร del piano massonico nel quale il presidente Berlusconi appare beneficiario e regista”. Lo afferma in una nota il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando.
”La circostanza che gli sfigati definissero lo sfigato Berlusconi in codice con il nome di Cesare – aggiunge Orlando – รจ l’ulteriore conferma di un delirio di onnipotenza e di una subalternitร di tanti eversori e della presunzione del capo dell’eversione. Quanto sta emergendo supera ogni immaginazione e l’Italia appare in serio rischio di tenuta democratica sin tanto che Berlusconi e la sua cricca continueranno ancora a garantire un sistema perverso di politica affari mafia e massoneria deviata”.
