ROMA – Le elezioni europee del 2014 consegneranno alla storia delle votazioni in Italia il Pd dei record. Con 11,2 milioni di voti e il 40,8% Matteo Renzi segna un record nella breve storia del Partito democratico, un record nella storia del Pci, da cui il Pd proviene, un record nella storia dei partiti in Italia. Per trovare un solo partito con un risultato così bisogna andare indietro fino al 1958, quando la Democrazia Cristiana superò il 42%.
È un risultato straordinario se si guardano a tre elementi: l’elemento sorpresa, l’elemento numerico, l’elemento governo.
Sorpresa perché, tutti concentrati sul risultato del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che riempiva le piazze al grido di #vinciamonoi, nessuno aveva azzeccato la previsione sul partito di Renzi, che nella migliore delle ipotesi era dato al 32%.
Numerico perché il Pd di Renzi prende oltre 15 punti percentuali in più del Pd di Pierluigi Bersani alle politiche del 2013 (25,4%), più di 14 punti percentuali rispetto alle europee del 2009 (26,1%), 7 punti più del record di Walter Veltroni del 2008 (33,6 al Senato), 7 punti e mezzo più del record storico del Pci, il 33,3% del “sorpasso” sulla Dc alle europee del 1984, sull’onda emotiva della morte di Enrico Berlinguer.
In termini assoluti, il Pd ha guadagnato 2,6 milioni di voti rispetto alle politiche del 2013, 3,2 milioni rispetto alle europee del 2009, 200 mila in più rispetto alle politiche del 2008 (votarono in 32 milioni, 5 in più). Ma ne ha presi 500 mila in meno rispetto al record del Pci alle europee del 1984 (quando andarono a votare otto milioni di italiani in più).
Governo perché nessuno degli altri leader e partiti “governanti” in Europa e riuscito lontanamente ad eguagliare il risultato di Renzi. Meglio di tutti ha fatto la Cdu di Angela Merkel che però si è fermata al 35,5%, in calo di due punti rispetto alle elezioni politiche tedesche del settembre 2013. In Francia Francois Hollande è arrivato terzo, facendo prendere al Partito socialista un umiliante 14%. In Gran Bretagna i Conservatori di David Cameron sono terzi col 24% dietro Ukip e Labour. In Spagna il Partido Popular di Mariano Rajoy tiene ma arretra al 26%.
Per trovare un partito di governo che fa meglio del Pd di Renzi, bisogna andare in Ungheria dove i nazionalisti antisemiti del premier Viktor Orban sono sopra il 50%.