ROMA – Gli exit poll li ha diffusi solo La 7, dicevano Pd 33 per cento, anzi 34,5 al secondo conteggio. Poi le proiezioni, cioè il conteggio calibrato di campioni di schede vere. Dicono: Pd al 38 per cento e forse più. Un trionfo per Renzi. Proiezioni che non sono del La7 ma anche della Rai e di Swg. Fosse così, a Renzi toccherebbe un successo senza pari in Europa. Infatti in Gran Bretagna e in Francia gli anti euro diventano il primo partito, obiettivo fallito da Grillo in Italia. E in Germania la Merkel tiene le posizioni ma perde qualcosa. Renzi sarebbe l’unico al governo in Europa che guadagna voti.
Dagli exit che lo davano vincitore, prima 26,5 poi 25,5 alle proiezioni che gli tolgono la vittoria. Fosse come le prime proiezioni, Grillo non vince più, viaggia tra il 22 e il 23 per cento. Meno di quanto raccolto lo scorso anno. Pur restando una forza enorme, M5s resterebbe 15 e passa punti dietro Renzi.
Sconfitto senza alibi sarebbe Berlusconi con Forza Italia al 15 per cento. Bene Tsipras vicino al 5 per cento. Benissimo la Lega quasi al sette per cento. In bilico al 4,2 Alfano con Ncd al 4,2. Come Fratelli di’Italia al 4, 0. In bilico sulla soglia di sbarramento per avere parlamentari europei.
Prime proiezioni, seppur concordi indicano un risultato difficile da prevedere e ancora molto da confermare: il Pd al 38 e passa per cento vorrebbe dire uno sfondamento in segmenti di elettorato che non sono quelli tradizionali del Pd, mai un partito della sinistra in Italia era, e per ora mai è, arrivato a quota 38 e passa per cento.