Fitto aveva annunciato che il Lecce-Torino sarebbe stato ripristinato nel gennaio 2010. Ma il 23 febbraio del treno non c’è traccia. Guardando gli orari di Trenitalia, si scopre che l’unico diretto da Torino a Lecce è un Espresso che parte alle 21.05 e arriva alle 9.55. Viceversa, l’unica possibilità di non cambiare da Lecce a Torino è quella di prendere un Espresso che parte alle 21.55 e arriva alle 10.10. Il tempo di percorrenza è di 12 ore e 45 minuti. Il “vecchio” Eurostar ci metteva 10 ore e 47 minuti. Inoltre il treno viaggiava di giorno, senza pesanti trasferimenti notturni.
Tutte le altre soluzioni attuali prevedono almeno un cambio nelle stazioni di Milano, Bologna, Roma o Bari. È vero che uno dei nuovi Frecciarossa (con uno scalo a Bologna) impiega 9 ore e 50 minuti. Ma è anche vero che i prezzi sono lievitati in maniera sensibile: un biglietto di seconda classe su questo treno costa 128,50 euro. Sul “vecchio” Eurostar il costo della stessa categoria era di 77,40 euro: la tariffa è aumentata del 66%, a fronte di un “risparmio” temporale di un’ora.
L’aumento dei prezzi riguarda tutti i “nuovi” Eurostar (Frecciarossa, Frecciabianca e Frecciargento) che percorrono il tragitto: un biglietto di seconda classe costa minimo 96,30 euro (con viaggio notturno) e arriva fino a 133,50 euro (per un viaggio che prevede addirittura due cambi).
Nel frattempo però verrà ripristinato un nuovo Torino-Lecce, ma non un Eurostar: l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, e il suo omologo di Trenitalia, Vincenzo Soprano, hanno annunciato che ci saranno novità dall’ 1 marzo. Torneranno sui binari il treno che parte da Torino alle 10.45 e arriva a Lecce alle 05.10 e il treno che parte da Lecce alle 23.40 e arriva a Torino alle 18.25. Durata del viaggio, “solo” 18 ore e 25 minuti.
Eppure il 17 dicembre Fitto aveva annunciato che Trenitalia avrebbe ripristinato l’Eurostar diretto entro gennaio. Il ministro si era detto soddisfatto per la «riattivazione di un collegamento ferroviario indispensabile a garantire la mobilità tra il Salento e il resto del Paese». E l’attuale candidato del centrodestra alla Regione Puglia, Rocco Palese, aveva elogiato Fitto per aver difeso gli interessi dei viaggiatori salentini. Palese aveva invece denigrato l’operato della giunta Vendola, rea, a suo avviso, di non aver mosso un dito.
Intanto però altri esponenti del mondo politico pugliese hanno invece denunciato come le promesse di Trenitalia, garantite da Fitto, non abbiano ancora riscontro nella realtà. In questo senso il più attivo è il consigliere comunale di Brindisi Vincenzo Albano, del Pd.