È partita da Bari, verosimilmente da una cabina telefonica, la telefonata al 112 con la quale, nella tarda ora di ieri 1 ottobre, una voce maschile ha annunciato la presenza di due bombe all’interno dello Sheraton Nicolaus Hotel di Bari dove era ospite, tra gli altri, il capogruppo parlamentare di Futuro e libertà, Italo Bocchino.
È questo al momento uno degli elementi emersi dalle indagini condotte dai carabinieri sull’episodio. L’ hotel nel pomeriggio di ieri aveva ospitato l’assemblea regionale dei circoli di Generazione Italia, ospite l’onorevole Italo Bocchino, e un convegno di odontoiatria. In queste ore i carabinieri hanno appurato che la chiamata è partita da Bari città “verosimilmente da una cabina telefonica”, dicono dal comando provinciale dell’Arma.
Ma sono in corso verifiche sulle utenze di telefonia mobile e fissa. A chiamare il 112 è stata una voce maschile non contraffatta. ”Una voce chiara”, l’hanno definita gli investigatori. Ieri, subito dopo l’allarme, erano stati compiuti controlli da carabinieri e agenti delle Volanti della polizia, in collaborazione con artificieri e unita’ cinofile. Durante la telefonata anonima al 112, numero di emergenza dei carabinieri, uno sconosciuto aveva annunciato la presenza di due bombe in una delle sale comuni, utilizzata anche come sala riunioni. Nella telefonata si annunciava l’esplosione per le 22. I controlli sono stati fatti all’esterno e all’interno dell’hotel, nel quale Bocchino nel tardo pomeriggio aveva tenuto una conferenza stampa e dove si sarebbe dovuto fermare per la notte. A quanto si è saputo, dopo la diffusione dell’allarme il parlamentare avrebbe deciso di cambiare albergo.
