Famiglia Cristiana risponde all’invito espresso da Gian Enrico Rusconi su La Stampa ai cattolici a ”fare autocritica”. ”Su che cosa, in particolare? – chiede Famiglia Cristiana -. La discesa in campo di Berlusconi ha avuto come risultato quello che nessun politico nel mezzo secolo precedente aveva mai sperato: di spaccare in due il voto cattolico (o, per meglio dire, il voto democristiano). Quale delle due metà deve fare ”autocritica”- si chiede il settimanale dei paolini: quella che ha scelto il Cavaliere, o quella che si è divisa fra il Centro e la Sinistra, piena di magoni sui temi ‘non negoziabili’ sui quali la Chiesa insiste in questi anni?”.
Il settimanale cattolico cita in proposito Ivan Illich, famoso sacerdote, teologo e sociologo critico della modernità, che distingueva fra difesa della vita dal concepimento alla morte naturale e ogni altro aspetto della vita personale o comunitaria, a cui un sistema sociale e politico deve provvedere. ”Il berlusconismo – afferma – sembra averne fatto una regola: se promette alla Chiesa di appassionarsi (soprattutto con i suoi atei-devoti) all’embrione e a tutto il resto, con la vita quotidiana degli altri non ha esitazioni: il ‘metodo Boffò (chi dissente va distrutto) è fatto apposta”.