Sacconi: Don Sciortino accecato da faziosità. ”Spiace constatare che Don Sciortino appare accecato dalla sua personale faziosita’ politica al punto tale da non riconoscere il valore pubblico che meritano i fondamentali principi cristiani, discrimine inesorabile dello stesso consenso elettorale”, afferma il ministro del welfare Maurizio Sacconi. “Anche nel recente voto regionale- aggiunge Sacconi- molti elettori hanno saputo distinguere tra Bonino e Polverini, tra Bresso e Cota, tra Bersani e Berlusconi per cio’ che oggettivamente potevano e volevano garantire su questi valori. Per fortuna, peraltro, la grande transizione che stiamo vivendo ripropone comunque l’antropologia positiva di chi riconosce la ricchezza della persona in quanto protesa verso l’altro e verso l’oltre, e in conseguenza il valore della vita cosi’ come della sussidiarieta’. Forse non ci sara’ un partito unico dei cattolici ma certamente larga parte di essi tenderanno a convergere con i non credenti che accettano i principi cristiani in quanto elementi costitutivi della nostra tradizione”.
Sacconi aggiunge: ”Parlo dei laici adulti che, come Benedetto Croce, non temono di dirsi cristiani e avvertono quindi il dovere dell’impegno sui temi della vita e in favore di uno Stato leggero e sussidiario che vuole promuovere una societa’ di liberi e forti che non vogliono dipendere dallo Stato stesso e dalla sua spesa pubblica. Il confronto senza pregiudizi tra tutti coloro che si riconoscono in questa cultura politica e’ destinato a intensificarsi con convergenze progressive che nessun tatticismo potra’ impedire”.
Lupi: ‘Famiglia Cristiana’ è la fotocopia dell’ ‘Unità’. ”Penso che ormai Famiglia cristiana non faccia più notizia. Ogni settimana sembra diventata la fotocopia de ‘Il Fatto’ e de ‘L’Unita”, e non mi pare che questa sia la caratteristica di un settimanale cattolico”. E’ questa la replica del vicepresidente della Camera Maurizio Lupi.
”La sfida che abbiamo come cattolici – spiega Lupi – e’ dimostrare la nostra diversita’: che si esplica non nel criticare soltanto, cosa che ciascuno e’ comunque legittimato a fare, ma eventualmente anche nell’indicare una strada positiva e di dire i segnali positivi che ci sono nella societa’. Non mi pare che Famiglia cristiana abbia fatto un editoriale importante sulla riforma universitaria, che abbia aperto un dibattito sul tema caro al mondo cattolico come la rinascita di un paese si fonda sulle persone e sul capitale umano. Ne’ ha parlato dell’aliquota unica sugli affitti introdotta col decreto attuativo sul Federalismo per agevolarli. Invece a Famiglia cristiana non interessa entrare nel merito delle cose ma solo descrivere Berlusconi come il male assoluto, il che non e’ nella tradizione cattolica ma al massimo di quella di sinistra e dipietrista. E io da cattolico che vendeva Famiglia cristiana davanti alle parrocchie piu’ vado avanti e meno mi ritrovo in quella testata che ha fatto tanto onore alla stampa e all’editoria cattolica”, conclude Lupi.
Intanto anche Farefuturo, l’associazione di Gianfranco Fini, torna ad attaccare il Pdl. Si rivolge ai “berlusconiani moderati” e dice: “Ci avete (ci abbiamo) provato, ci avete (ci abbiamo) creduto. La strada che doveva trasformare l’Italia è cambiata, passo dopo passo, sotto i nostri occhi. Si è snaturata. E da liberale è diventata populista (e leghista). Non c’è niente di male ad ammetterlo. E non c’è niente di male a provare a cambiare strada, per provare a ricominciare, per non tradire se stessi, quello in cui si è creduto. Ci sono nuovi percorsi possibili. Niente è sicuro nella vita. Ma vale la pena di provare, almeno”.
E ancora: “Ve la ricordate la Rivoluzione liberale? Bei tempi. Ma adesso, siete così convinti, cari pidiellini “moderati”, che la Rivoluzione liberale (quella che guardava alla signora Thatcher e al presidente Reagan con ammirazione e con invidia) possa avere il volto di Vladimir Putin, e possa davvero consumarsi sotto il tendone di Gheddafi? Davvero credete che la Rivoluzione liberale possa essere cantata da Vittorio Feltri e dal suo Giornale? Davvero pensate che la Rivoluzione liberale possa affidarsi alle mani di Cosentino e di Verdini? E possa rispecchiarsi nel senatore Quagliariello che grida ‘assassino’ a Beppino Englaro e a chi ha mostrato solidarietà a un padre travolto da diciassette anni di dolore?”.
Poi la stoccata sulla Lega: “Davvero pensate che la Rivoluzione liberale possa essere appaltata alla Lega Nord? A Umberto Bossi, Roberto Cota, Roberto Calderoli? Siete sicuri che la rivoluzione liberale sia fatta di medici e presidi spia, di respingimenti in mare, di conflitti con le Nazioni Unite, di schedature? E poi di ‘culattoni!’ e di maiali al guinzaglio? Davvero volete che le vostre idee e i vostri progetti (ma anche, soprattutto, i vostri seggi, parliamoci chiaro….) si tingano di verde padano?”.ù ne ha più ne metta: non ci pigliamo per i fondelli».