Polemica aperta tra “finiani” e leghisti. Ieri il presidente della Camera, Gianfranco Fini, aveva detto che “la Padania non resiste”, oggi la Lega replica dicendo “la Padania esiste, solo che non vota Fini”. Presto arriva la replica della finiana Farefuturo che dice: “Anche i leghisti danno ragione a Fini”.
“Le risposte dei leghisti alla sacrosanta verità detta da Gianfranco Fini “la Padania non esiste” sono l’esempio eclatante del meccanismo retorico che Umberto Bossi & Co. sono soliti utilizzare – scrive il direttore di Ffwebmagazine, Filippo Rossi – Sparano alto per nascondere che, nella sostanza, non possono che dare ragione al loro interlocutore. Urlano per non far sentire la verità. Fanno fumo per nascondere l’assenza dell’arrosto”.
“Avevamo promesso di non polemizzare con la Lega per almeno un mese. Promessa infranta. Chiediamo umilmente scusa – prosegue il corsivo – ma non ne possiamo fare a meno. Veniamo al dunque. Leggiamo la risposta di Umberto Bossi: Fini dice che la Padania non esiste perché ne ha paura. E’ la parte del Paese che produce e paga le tasse e per questo vuole il cambiamento. Il leader del Carroccio ha ragione: la Padania è la parte del Paese che produce e paga le tasse. Chi afferma il contrario? La Padania che non esiste, forse è meglio ribadirlo, è quella di cui parla l’articolo primo dello Statuto della Lega Nord, la Padania come ‘Repubblica Federale indipendente e sovrana’”.
“Nelle loro risposte a Gianfranco Fini – prosegue Filippo Rossi – in realtà i leghisti gli danno sostanzialmente ragione, smentendo il loro Dna culturale e derubricando la Padania a semplice ‘area socio-culturale’. Basta leggere la risposta di Luca Zaia -continua Farefuturo – La Padania intesa come area socio-culturale, economica e politica, dice il governatore del Veneto, è una realtà censita a livello nazionale e internazionale dai più autorevoli osservatori. Dire che non esiste una macro-area come la Padania significa non conoscere lo stato dell’arte della situazione. Significa negare l’evidenza: l’Italia a due velocità ormai riconosciuta in tutto il mondo”.
“Un’apparente risposta a Fini diventa in realtà la più forte smentita della vulgata leghista – sottolinea Rossi – nelle parole di Bossi e dei suoi uomini la Padania finisce di essere una nazione e rientra nei ranghi di una regione. Come d’altra parte ha confermato senza rendersene conto lo stesso Zaia, pensando di segnare a porta vuota: Se la Padania è un’invenzione, ha detto, allora lo sono anche il Sud e la questione meridionale. Qualcuno forse ha negato l’esistenza di un Nord e di una questione settentrionale? Quello che è stato detto – conclude il corsivo – è che la Padania come identità nazionale non esiste. E da oggi sappiamo che anche i leghisti sono d’accordo”.