ROMA – Mentre Ferruccio Fazio occupava la poltrona di ministro della Sanità, la sua Tecnodim (tecnologie diagnostiche in medicina), avrebbe fatto affari con il San Raffaele di Milano, l’ospedale di Don Luigi Verzè con un buco da 1,5 miliardi di euro.
Lo scrive Vittorio Malagutti sul Fattoquotidiano e precisa che a partire dal 2008, l’azienda fondata dall’allora ministri con sede a Bologna “presso il commercialista di fiducia di Fazio, si occupa in particolare della manutenzione delle sofisticate apparecchiature utilizzate per la tomoterapia. Tra il 2008 e il 2010 la Tecnodim ha visto crescere alla grande il suo fatturato. Dai 467 mila euro del 2008 si è arrivati al milione e settecentomila euro dell’esercizio scorso. Un gran balzo, soprattutto se si considera che nel 2006 e nel 2007, quando al governo c’era Romano Prodi, il giro d’affari non ha superato i 60 mila euro. La crescita è anche spiegabile con la diffusione della tomoterapia in Italia”.
La tomoterapia è una forma di radioterapia molto efficace che promette di curare meglio alcuni tipi di tumore, Fazio è considerato l’uomo che l’ha portata In Italia dagli States e nel 2006 solo il San Raffaele offriva questo servizio.
Interpellato dal Fattoquotidiano Fazio ha spiegato: “Quando sono diventato ministro ho affidato l’azienda a mio figlio. Tutti i rapporti d’affari di Tecnodim con le strutture ospedaliere si sono svolti in assoluta trasparenza”.